Il caso
29.03.2025 - 12:30
Condanna a tre anni e un mese nei confronti del 36enne accusato di un tentato furto in un’officina in via Isonzo. L’episodio il 10 giugno del 2024. Ieri il giudice Barbara Cortegiano ha emesso la sentenza nei confronti dell’imputato, condannato a un mese in meno rispetto a quanto richiesto dal pubblico ministero Simona Gentile. Iachadar Zermane, 36 anni di origine algerina che si trova detenuto in carcere, è difeso dall’avvocato Ernesto Renzi.
E’ stato processato con il rito abbreviato, un giudizio previsto dal codice ed è prevista la riduzione di un terzo della pena. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori l’uomo aveva visitato anche altre attività commerciali del capoluogo pontino e nei suoi confronti era stata emessa una misura restrittiva che il Tribunale del Riesame aveva annullato. Subito dopo la Procura di Latina aveva chiesto il rinvio a giudizio per una serie di colpi seriali registrati in città tra maggio e giugno del 2023. L’imputato era stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Latina nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio ed era stato arrestato per un tentato furto nell’officina di via Isonzo.
Per l’ordinanza cautelare - emessa nell’agosto del 2024 - la difesa aveva chiesto l’annullamento del provvedimento cautelare sulla scorta della carenza della gravità indiziaria ed erano stati annullati i capi di imputazione relativi al furto nella Caffetteria Romani di Latina e in un bar in centro oltre che in un negozio del centro commerciale Latina Fiori dove in questo caso erano stati consumati tre furti. Inoltre - sempre dai riscontri raccolti - aveva rubato capi di abbigliamento il 13, il 24 e il 31 maggio.
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