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Il fatto

Concessioni balneari, nuove critiche sulla proroga automatica

Intanto arriva in consiglio il progetto di finanza accantonato nell’ultima seduta consiliare e che completa la copertura di tutte le particelle di Serapo

Concessioni balneari, nuove critiche sulla proroga automatica

«Si pensava che con i Project Financing in cambio di concessioni ventennali il Comune di Gaeta avesse toccato il fondo in termini politico-giuridici? Invece, nei giorni scorsi è stato emesso un atto/provvedimento firmato dal Sindaco Leccese e dal Dirigente D’Orazio con cui si è arrivati persino a predisporre una sorta di proroga delle concessioni demaniali marittime. Un atto che tenterà invano di stravolgere una realtà già scritta e affermata da innumerevoli sentenze del TAR». Ad esprimesri in questi termini drastici e il responsabile del Movimento 5 Stelle di Gaeta, Simone Avico, a pochi giorni dal provvedimento di proroga delle attuali concessioni.
«Il TAR di Latina ha già decretato l’illegittimità dell’occupazione della porzione di demanio marittimo da parte del concessionario, ormai privo di valido titolo che la giustifichi e “l’obbligo di immediato sgombero dell’area” e i Tribunali amministrativi di Liguria, Puglia e Campania hanno a loro volta ribadito che il D.L. “Salva Infrazioni” n. 131/2024 non contiene un’eventuale proroga, bensì il 2027 è termine perentorio per l’espletamento dei bandi di gara piuttosto che per la libera fruizione predisponendo i servizi primari di assistenza. - aggiunge Avico - In più, la nota/provvedimento di proroga del Comune di Gaeta è da considerarsi illegittima perché firmata congiuntamente, anche dal Sindaco, quale organo politico; i provvedimenti concessori non sono di competenza del Sindaco, ma del Dirigente. Una scelta molto singolare se paragonata al 2023 quando la Delibera per le proroghe fu, invece, votata dalla Giunta e poi, però, annullata dalla vittoria del TAR di Latina: non sarà mica che il Dirigente questa volta ha preteso una sorta di “visto politico” per firmare l’atto? Proprio il 4 aprile, in ultimo, è stata pubblicata una sentenza del Consiglio di Stato che certifica l’obbligo di disapplicare tutte le disposizioni nazionali non conformi al diritto comunitario attribuendo un ruolo di controllo sia alle autorità giudiziarie che amministrative e che, definendo quindi illegittima qualsiasi proroga, riflette l’assenza di titoli validi per esercitare qualsiasi attività imprenditoriali».
Intanto ieri è stato modificato l’ordine del giorno del consiglio comunale che tiene oggi. L’integrazione riguarda «l’stanza di project financing pervenuta all'Ente ai sensi dell'art.193 del Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 e ss.mm.ii. per la realizzazione in concessione di servizi ed opere di pubblico interesse, con affidamento di concessione demaniale marittima per finalità turistico-ricreativa. Località Serapo, foglio 34, particella 1683». Si tratta dell’unica proposta esclusa nell’ultimo consiglio comunale.

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