Il processo
12.04.2025 - 20:05
Dal computer e da un quadernone che aveva lasciato nella scuola dell’I.C. Antonio Sebastiani di Minturno dove insegnava, emergono tracce atte a chiarire la vicenda relativa all’assassinio di Pietro Caprio, 58enne docente di Cellole (Caserta). Il particolare è emerso nell’udienza che si è tenuta davanti ai giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dove è imputato l’85enne Angelo Gentile, anch’egli di Cellole, accusato di aver ucciso il 4 novembre del 2023 il professore, il cui corpo è stato poi dato alle fiamme e di aver dato fuoco al corpo. Durante l’udienza ha testimoniato un sottufficiale dell’Arma, in servizio presso la Compagnia di Sessa Aurunca, il quale ha spiegato che nel corso di una perquisizione nella scuola dove insegnava il Caprio, fu acquisito un pc e un quadernone, al cui interno c’erano nomi e somme di denaro scritte a fianco.
Probabilmente dei crediti vantati dal docente e tra questi nominativi figurava anche il nome di Angelo Gentile. Affermazioni che fanno ipotizzare un delitto dovuto a prestiti? Un interrogativo che sarà chiarito durante le prossime udienze. Come si ricorderà i resti del corpo di Caprio, che a Minturno era docente di sostegno, furono trovati nella zona di Pietre Bianche di Cellole, all’interno della Dacia Duster, completamente distrutta dalle fiamme. I filmati della videosorveglianza documentarono l’ingresso nella stradina della località Pantano di due veicoli: quella di Caprio e la Fiat Palio di Gentile, riapparsa dopo diciassette minuti. Il presunto assassino indossava un cappellino, ritrovato nella sua abitazione, sul quale poi furono individuate tracce di polvere da sparo. Tra la vittima e il suo presunto assassino ci furono ben 76 contatti telefonici, ma nessuno nei giorni precedenti al delitto. Gentile è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere e secondo i magistrati sammaritani è il responsabile della morte di Pietro Caprio, la cui famiglia si è costituita parte civile. Prossima udienza a giugno, con lo stesso sottufficiale dell’Arma che ha deposto l’altro giorno, che sarà ascoltato col controesame da parte del legale dell’imputato.
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