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Strage di Collina dei Pini, le immagini di Chi l'ha Visto? nel processo

I momenti della trattativa con Luigi Capasso nel servizio andato in onda lo scorso novembre sono agli atti del processo che vede sotto accusa due medici per la restituzione dell’arma di ordinanza

Strage di Collina dei Pini, le immagini di Chi l'ha Visto? nel processo

Pochi istanti immortalati da una telecamera, in cui Luigi Capasso parla con i suoi colleghi da un balcone all'altro. È una scena di quella lunga mattinata del 28 febbraio 2018, durante la quale le trattative con i militari andarono avanti per ore, fino a naufragare tragicamente. Intorno all'ora di pranzo, Capasso si rivolse contro con la pistola d’ordinanza e si tolse la vita. Un gesto estremo che seguiva l’orrore: aveva già ucciso le sue figlie, Alessia e Martina, e ferito gravemente la moglie, Antonietta Gargiulo, lasciandola in fin di vita.
Quelle immagini sono state trasmesse dalla trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? nel corso della puntata del 27 novembre, all’interno di un’inchiesta dedicata ai femminicidi commessi in Italia con pistole di ordinanza.
L’estratto di quel servizio è stato acquisito come prova nel processo in corso al Tribunale di Velletri, che vede imputati il medico di famiglia Quintilio Facchini e il medico militare Chiara Verdone, accusati di aver autorizzato, con le loro firme, la restituzione dell’arma a Capasso, mesi prima della strage.
Nel procedimento, davanti alla giudice Enrica Villani, il pubblico ministero Giuseppe Bontempo sostiene l’accusa. A rappresentare gli imputati sono gli avvocati Orlando Mariani per Facchini, e Luciano Lazzari insieme a Carlo Arnulfo per Verdone. Il processo è stato aggiornato al 22 giugno.
A distanza di anni intanto, l’unica superstite della strage, Antonietta Gargiulo (che non vive più a Cisterna dal 2018), ha parlato pubblicamente per la prima volta davanti a un microfono. Lo ha fatto nella puntata di venerdì scorso del programma Propaganda Live: intervistata da Francesca Manocci, ha chiesto giustizia per sé e soprattutto per le sue figlie che non ci sono più.

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