Ieri l'udienza
25.04.2025 - 12:19
Pochi istanti immortalati da una telecamera, in cui Luigi Capasso parla con i suoi colleghi da un balcone all'altro. È una scena di quella lunga mattinata del 28 febbraio 2018, durante la quale le trattative con i militari andarono avanti per ore, fino a naufragare tragicamente. Intorno all'ora di pranzo, Capasso si rivolse contro con la pistola d’ordinanza e si tolse la vita. Un gesto estremo che seguiva l’orrore: aveva già ucciso le sue figlie, Alessia e Martina, e ferito gravemente la moglie, Antonietta Gargiulo, lasciandola in fin di vita.
Quelle immagini sono state trasmesse dalla trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? nel corso della puntata del 27 novembre, all’interno di un’inchiesta dedicata ai femminicidi commessi in Italia con pistole di ordinanza.
L’estratto di quel servizio è stato acquisito come prova nel processo in corso al Tribunale di Velletri, che vede imputati il medico di famiglia Quintilio Facchini e il medico militare Chiara Verdone, accusati di aver autorizzato, con le loro firme, la restituzione dell’arma a Capasso, mesi prima della strage.
Nel procedimento, davanti alla giudice Enrica Villani, il pubblico ministero Giuseppe Bontempo sostiene l’accusa. A rappresentare gli imputati sono gli avvocati Orlando Mariani per Facchini, e Luciano Lazzari insieme a Carlo Arnulfo per Verdone. Il processo è stato aggiornato al 22 giugno.
A distanza di anni intanto, l’unica superstite della strage, Antonietta Gargiulo (che non vive più a Cisterna dal 2018), ha parlato pubblicamente per la prima volta davanti a un microfono. Lo ha fatto nella puntata di venerdì scorso del programma Propaganda Live: intervistata da Francesca Manocci, ha chiesto giustizia per sé e soprattutto per le sue figlie che non ci sono più.
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