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La storia

Morta dopo l'intervento estetico, indagati medici e infermiere

Quattro persone iscritte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nel fascicolo aperto per la morte di Sabrina Nardella. Mercoledì pomeriggio l’autopsia

Muore dopo l'intervento estetico, doppia perizia per Sabrina

Ci sono i primi quattro indagati per la morte di Sabrina Nardella, la donna di 38 anni deceduta il pomeriggio del 24 aprile nella clinica «Iatropolis» di Caserta. Il fascicolo aperto dal sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Nicola Camerlingo, è un atto dovuto e necessario per procedere agli accertamenti tecnici per stabilire le cause della morte e poi le eventuali responsabilità.


Poche le informazioni disponibili fino a questo momento: la giovane parrucchiera di Gaeta si è recata nella clinica di Caserta nella tarda mattinata di giovedì scorso, l’appuntamento per eseguire un intervento di liposuzione era fissato per le 11.30; alle 12 Sabrina è entrata in sala operatoria, alle 15.30 i medici hanno comunicato alla persona che l’ha accompagnata che la paziente era deceduta. Al momento non si sa cosa sia accaduto in quelle tre ore ed è quanto dovrà chiarire l’autopsia chiesta dal Pm; mercoledì alla 13 presso la Procura di Santa Maria sarà conferito l’incarico al dottor Luigi Mastroianni che per conto del pm dovrà rispondere ad una serie di quesiti.

Tra gli aspetti da accertare ci sono la causa della morte, se legata a una patologia pregressa – ipotesi ritenuta remota vista la buona salute di Sabrina – o a eventi esterni connessi all’intervento. La famiglia, assistita dagli avvocati Concetta Audino, Matteo e Vincenzo Macari, ha nominato come consulente il medico legale Loreto Romantini; anche i difensori degli indagati stanno nominando propri periti. L’autopsia si svolgerà mercoledì pomeriggio.

Nel frattempo, la famiglia della vittima, chiusa nel dolore, auspica solo di conoscere la verità su quanto avvenuto. Acquisita agli atti la cartella clinica di Sabrina, che non aveva mai subito precedenti interventi chirurgici. Non è noto perché avesse scelto quella clinica privata, dove il ricovero previsto era di poche ore.

Importante sarà anche il contributo degli operatori indagati: i due medici che hanno eseguito l’intervento, un infermiere e il direttore sanitario. Intanto Gaeta si è stretta attorno alla famiglia: colleghi, amici e clienti ricordano Sabrina con affetto e sgomento. I funerali si svolgeranno dopo l’autopsia, ma la data non è ancora stata fissata.

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