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Il caso

Stalking, violò il divieto con il braccialetto: a luglio l’udienza con i testimoni

Il 31enne è accusato di atti persecutori contro l’ex fidanzata. Nonostante la misura cautelare, l’avrebbe raggiunta in un locale. In aula il 7 luglio davanti al giudice monocratico.

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Riprende il prossimo 7 luglio in Tribunale davanti al giudice monocratico il processo che vede imputato un libero professionista di 31 anni, residente anche lui nel capoluogo, sottoposto al divieto di avvicinamento alla parte offesa.
I fatti risalgono a due anni fa, quando la vittima, una 29enne, decise di interrompere la relazione a causa della gelosia e possessività dell’uomo. La donna ha denunciato di essere stata pedinata. Il 31enne, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, fu sorpreso in un locale dove si trovava anche l’ex fidanzata, trasgredendo così le prescrizioni.
L’episodio, avvenuto nel marzo 2024, vide l’attivazione del braccialetto elettronico anti-stalking, tra i primi casi di utilizzo a Latina. I Carabinieri intervennero prontamente, fermando l’uomo.
Il reato contestato è quello di atti persecutori. L’imputato è difeso dagli avvocati Paolo Zeppieri e Stefano Mancini, mentre la parte civile è rappresentata dall’avvocato Maddalena Di Girolamo. Nella prossima udienza, rinviata di recente, verranno ascoltati diversi testimoni.

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