Cerca

«Lo sfratto dal campo è incomprensibile»: è scontro tra l'Aprilia Rugby e il Comune

La società contesta il debito e rivendica un credito per lavori fatti. La chiusura del campo Rodari penalizza centinaia di giovani in una città già senza spazi sportivi adeguati

«Lo sfratto dal campo è incomprensibile»: è scontro tra l'Aprilia Rugby e il Comune

Diventa incandescente lo scontro tra il Comune di Aprilia e l’Asd Aprilia Rugby dopo la revoca della concessione del campo Rodari, una scelta operata dal dirigente del settore Patrimonio a causa del mancato pagamento dei canoni per 8.000 euro. Un credito contestato con forza dalla società sportiva che in una nota di risposta ribalta quanto scritto nella determinazione che ha portato al recesso, sostenendo invece di essere in credito nei confronti dell’Ente di piazza Roma per alcuni lavori eseguiti nell’impianto sportivo non riconosciuti dal Comune.

L’Asd Aprilia Rugby definisce lo sfratto «inopinato e incomprensibile», contestando il presunto debito e affermando che, in realtà, vanta un credito per lavori di manutenzione straordinaria effettuati in autonomia. Tra questi interventi, l’inerbimento del campo e l’installazione di un impianto di irrigazione, valutati circa 30.000 euro, hanno incrementato il valore della struttura. La società sottolinea inoltre che la chiusura del campo priverà centinaia di giovani di uno spazio fondamentale per l’allenamento, aggravando una situazione già critica dato che altri impianti sportivi della città sono temporaneamente inutilizzabili. L’Asd Rugby accusa l’Amministrazione di agire in modo arbitrario e chiede una revisione complessiva della situazione che consideri tutti gli aspetti coinvolti, auspicando un confronto costruttivo per risolvere la disputa.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione