Il fatto
27.06.2025 - 13:00
Le spiagge libere di Marina di Latina stanno scomparendo, a favore degli stabilimenti balneari privati. È questa la denuncia contenuta in una petizione firmata da oltre 50 cittadini della zona, riuniti nel gruppo Facebook “I cittadini di Latina Marina dicono basta al degrado del lungomare”. Il documento, inviato alle autorità competenti – dalla Capitaneria di Porto alla Regione Lazio, passando per Comune e Polizia Locale – punta il dito contro quella che i firmatari definiscono una progressiva sottrazione di beni pubblici a vantaggio di interessi privati. Il caso più emblematico, segnalano i cittadini, riguarda un particolare tratto di spiaggia che nel giro di pochi anni sarebbe passata “a un decimo della sua estensione originaria”.
Una riduzione tale da renderla quasi inaccessibile dalla strada del lungomare, se non attraversando le concessioni limitrofe. Non solo: l’area, secondo quanto riferito nella petizione, non è più gestita né pulita dal Comune, ed è talvolta usata come deposito di immondizia dai lidi adiacenti. Un’ulteriore accusa riguarda l’asportazione delle dune di sabbia, che secondo i firmatari sarebbe stata effettuata per guadagnare spazio utile. Una pratica che, se confermata, rappresenterebbe una violazione delle norme di tutela ambientale. I cittadini ricordano come la legge nazionale n. 217 del 2011 e il regolamento regionale del 2016 impongano un equilibrio tra le spiagge in concessione e quelle liberamente fruibili, nella misura del 50% ciascuna. Un principio che, nel caso segnalato, sarebbe “ampiamente disatteso”. Da qui l’appello alle autorità: “Verificare le eventuali irregolarità, sanzionare gli illeciti e ripristinare il diritto di accesso pubblico alla spiaggia”.
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