Cerca

Il fatto

Acquisizione ex Pacifico, nodo occupazione

L’ex Frigomarket assegnato, in cambio di garanzie sui posti di lavoro, alla P&D, la stessa che ha indotto la crisi di una società di corrieri nella piattaforma Gls 

Acquisizione ex Pacifico, nodo occupazione
La logistica legata al commercio online è un settore trainante dell’economia locale, quindi le crisi vissute da alcune realtà societarie non fanno altro che destare sospetti. Specie se alle spalle c’è una gestione della mole di lavoro alquanto discutibile, da parte di un realtà imprenditoriale che, al contrario, si è impegnata a implementare l’occupazione in cambio dell’assegnazione di un sito dismesso a un prezzo stracciato. Parliamo della P&D srl, la società riconducibile a una famiglia di imprenditori di Sermoneta che gestisce la piattaforma Gls di Latina Scalo, dove ha provocato l’affanno di una delle società che forniscono la manodopera dei corrieri al punto di costringerla a un piano di licenziamenti annullato solo dopo una tenace lotta sindacale, ma di recente si è assicurata l’assegnazione del mega complesso dell’ex Frigomarket Pacifico di Tor Tre Ponti, dove ha sottoscritto un piano industriale che fornisce garanzie sui posti di lavoro, pur di battere la concorrenza di altri gruppi concorrenti.
Il comportamento della P&D corre sul filo del rasoio perché formalmente non ha chiesto alla società Cargo White di tagliare i posti di lavoro, ma l’ha costretta a farlo, perché ha ridotto sensibilmente i volumi della corrispondenza destinata a quella società, una delle realtà che operano nel centro Gls di via delle Industrie. Secondo i sindacati si trattava di una crisi indotta, perché la mole di lavoro per il vettore Gls non ha subito il calo dichiarato dalla P&D srl, tant’è vero che i rappresentanti dei lavoratori sono riusciti a ottenere la revoca del piano dei licenziamenti. Anzi, a dire dei lavoratori il committente avrebbe dirottato la loro corrispondenza altrove, ossia altri magazzini, o peggio obbligando i destinatari a rivolgersi ai punti di ritiro nei tabacchi, anziché ricevere i pacchi direttamente a casa, senza la possibilità di scegliere. Una parte del lavoro sarebbe stato già dirottato presso l’ex Pacifico gestito da un’altra società di corrieri. Un comportamento che tuttavia collide con l’impegno di garantire l’occupazione, visto che in realtà rischia di toglierla da una parte per generarla dall’altra.
Tra l’altro non è l’unica questione spigolosa nell’ambito dell’acquisizione dell’ex Frigomarket di via Carrara a Tor Tre Ponti. Perché va ricordato che la P&D è riuscita a farsi assegnare l’imponente complesso quando era già in corso la vendita giudiziaria in seguito al fallimento ratificato nel 2018 dal Tribunale, attivando nell’ottobre 2020 la procedura di esproprio da parte del Consorzio Industriale Roma Latina che, come previsto dalla legge, ha ottenuto la revoca dell’asta fallimentare prevista due mesi dopo e quindi ha accolto il piano industriale della società di logistica, assegnando l’intera proprietà ex Pacifico alla P&D dopo averlo acquisito in maniera coattiva dal Tribunale. La società che ha rilevato l’ex Frigomarket dal gennaio 2022 ha dichiarato di volerne fare una “piattaforma logistica/e-commerce Gls Latina” e ha pagato poco più di un milione mezzo di euro per il valore della sola superficie, più mezzo milione di oneri consortili, perché una perizia ha stimato in 4.687.500 euro il valore del complesso industriale, compensati però dai contributi pubblici percepiti negli anni dall’allora Frigomarket Pacifico quantificati in 4.776.374 euro.
Un trattamento benevolo, concesso in cambio, appunto, del rispetto del piano industriale presentato. Ma se nell’altro sito Gls la P&D mette alle strette una delle società per dirottare il lavoro nella nuova piattaforma, intanto il gruppo della logistica è riuscito già a mettere a reddito gli spazi ex Pacifico, cedendo in locazione alcune parti e particolare una porzione dell’ex supermercato a una società romana della grande distribuzione che intende avviare una media superficie di vendita. Un’operazione spigolosa, appunto, perché la nuova proprietà del sito non potrebbe cedere ad altri con destinazioni diverse da quelle dichiarate nel piano di rilancio del sito, ma ha potuto farlo in virtù di un rapporto di scambio del lavoro con la società locataria. I dubbi restano sulla destinazione d’uso commerciale, perché il complesso è industriale e all’epoca della gestione Pacifico veniva in parte utilizzato appunto come Frigomarket, inteso come punto vendita per la produzione dei surgelati a monte dell’attività imprenditoriale.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione