Il caso
15.07.2025 - 09:00
Sarà risarcito dallo Stato perché è stato detenuto ingiustamente in carcere. Lo ha stabilito una sentenza emessa dalla quarta sezione della Corte d’Appello di Roma nei confronti di Vincenzo Malvaso, imprenditore, ex consigliere comunale di Forza Italia, coinvolto nel novembre del 2016 nella bufera giudiziaria che aveva travolto imprenditori, politici e amministratori a Latina. Era l’inchiesta Olimpia: la grandissima parte di quell’indagine è finita con i reati prescritti per alcuni imputati. Per Malvaso era arrivata l’assoluzione nel luglio del 2020.
Al centro dell'azione giudiziaria l’ingiusta detenzione: è stato in carcere a Velletri dal 14 al 30 novembre del 2016 in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Latina su richiesta dalla Procura. La vicenda giudiziaria riguardava la variante di Borgo Piave e la realizzazione dell’edificio. Era stato il Tribunale del Riesame ad annullare per insussistenza di gravi indizi di colpevolezza il provvedimento restrittivo e Malvaso insieme anche ad altri indagati, era tornato in libertà.Iil 3 luglio del 2020 è arrivata dal gup di Latina l’assoluzione perchè il fatto non sussiste. La sentenza era diventata irrevocabile il 27 aprile del 2023. Erano state queste le tappe dell’iter processuale.
La richiesta alla Corte d’Appello di Roma era di riconoscere un indennizzo pari a 50mila euro per tutto quello che era successo a partire dal grave danno di reputazione aveva messo in luce la difesa di Malvaso. Alla fine i magistrati hanno calcolato il quantum dell’indennizzo in 235, 82 euro al giorno per un importo finale di 4008 euro e 94 centesimi. Il Collegio Penale - presieduto dal giudice Francesco Neri e composto dai giudici Aldo Morgigni e Mari Grazia Benedetti - ha accolto la domanda di Malvaso e ha condannato il Ministero dell’Economia a corrispondere la somma complessiva di 4008, 94 centesimi a titolo di riparazione per la detenzione subita e definita con una sentenza di assoluzione.
"Siamo soddisfatti per il principio riconosciuto dell’ingiusta detenzione cristallizzato nel provvedimento della Corte d’Appello - ha dichiarato l’avvocato Renato Archidiacono che assiste Malvaso - per quanto riguarda la somma liquidata siamo sorpresi in considerazione dei parametri previsti dalla legge dai quali i giudici non posso discostarsi. Si può rimanere in ogni caso perplessi su quanto valga poco in questo paese la libertà dei cittadini. Il costo di un albergo non di lusso in una località turistica non di primaria importanza".
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione