Il fatto
16.07.2025 - 16:15
Pena ridotta ma responsabilità confermata anche in Appello per Giovanni Lubello, uno degli imputati nel processo denominato «Il Principe e la scheda ballerina». La vicenda va avanti da alcuni anni e scaturisce da un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che in origine coinvolse oltre sessanta persone tra politici, amministratori e colletti bianchi di casal di Principe ritenuti vicini al clan dei casalesi, i cui uomini sono parte del lungo elenco degli imputati. Tra i nomi eccellenti anche quello dell’ex sottosegretario di Stato Nicola Cosentino, originariamente accusato di essersi speso per far ottenere un finanziamento, mai erogato, per la costruzione di un Centro Commerciale a Casal di Principe cui era interessato il clan. La struttura avrebbe dovuto chiamarsi «Il Principe”, di qui il nome dell’indagine. Cosentino è stato assolto, mentre per quindici persone la Corte di Cassazione ha rinviato ad altra sezione d’Appello e ora è arrivato il nuovo giudizio di secondo grado. Per Giovanni Lubello, ex genero di uno dei boss più importanti del posto, ossia Francesco Bidognetti detto Cicciotto ‘e mezzanotte, la nuova condanna è a tre anni e mezzo di reclusione, a fronte dei cinque comminati precedentemente.
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