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Il fatto

Mortale a Podgora, contestata un'aggravante per il conducente della Toyota

Inchiesta chiusa per il 19enne accusato di duplice omicidio stradale. Il dramma un anno fa

Morte di Gabriele e Christian, tolta la patente al ragazzo che guidava l'auto
La Procura di Latina ha notificato l’avviso di conclusione indagini  all’unico indagato per il gravissimo incidente stradale avvenuto poco più di un anno fa in cui avevano perso la vita due giovani cugini: Christian Granella e Gabriele Parcesepe di 15 e i 18 anni. Contestata l’aggravante dell’orario notturno nei confronti del giovane imputato che deve rispondere del  reato di duplice omicidio stradale.
Il conducente dell’auto, una Toyota Ch- R, è un ragazzo di 19 anni che aveva preso la patente (ora è sospesa),  da poco tempo.  Chiesta l’archiviazione da parte del pubblico ministero Giuseppe Bontempo  per il conducente della Nissan, coinvolta nell’incidente, mentre è diversa la posizione del minore che era alla guida di una minicar anche questa coinvolta nel sinistro, il fascicolo- come è previsto in questi casi -  è finito alla Procura per i Minori.  
Dagli accertamenti condotti dagli agenti della Polizia Stradale di Aprilia, è emerso che il 19enne alla guida dell’auto, difeso dagli avvocati Davide e Riccardo De Mauri, procedeva ad una velocità di oltre 100 chilometri orari come è emerso dai risultati finali dell’elaborato  peritale.  La Procura aveva disposto una perizia cinematica, si tratta di un accertamento tecnico irripetibile e l’esame era stato svolto dall’ingegner Scipione.   C’è da sottolineare che in base a quanto è emerso  nel tratto dove è avvenuto l’impatto il limite è di 90 chilometri orari mentre dove poi si è fermata la corsa dell’auto, il limite è ancora più basso. La tragedia si era consumata nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto del 2024 sulla strada che collega Borgo Piave con Borgo Podgora, a bordo dell’ auto una comitiva di cinque ragazzi, tra cui le due vittime. Stavano tutti tornando a casa dopo una serata trascorsa al Lido di Latina.  
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la Toyota procedeva verso Podgora poi la tragedia qualche minuto dopo la mezzanotte. La morte dei due cugini, entrambi conosciuti a Podgora a Borgo Carso e a Latina dove andavano a scuola all’Itis Marconi,  aveva provocato grande dolore. Il gesto delle famiglie era stato encomiabile, con le offerte raccolte durante i funerali hanno donato quattro panchine: due per la comunità di Borgo Carso e due per la comunità di Borgo Podgora.
L’ennesimo dramma della strada  aveva nuovamente alzato l’attenzione sugli incidenti  in provincia di Latina. Il bilancio di quella terribile notte era stato pesante.  Secondo la ricostruzione della Polizia Stradale, la Toyota è entrata in collisione con la parte anteriore della  microcar condotta da un 16enne di Latina che usciva da via Acqua Bianca e in fase di sorpasso la Toyota è finita contro un eucaliptus prendendo la Nissan Quasqhai guidata da un ragazzo di 27 anni di Cisterna che stava rientrando a casa dal lavoro.  
La Toyota si era capovolta ed era rimbalzata. Ora che sono chiuse le indagini,  la Procura chiederà il rinvio a giudizio e in un secondo momento sarà fissata la data dell’udienza preliminare in Tribunale a Latina.

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