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Il dato

A Latina il peso delle tasse sulle piccole imprese supera il 50%

Secondo il VII Rapporto Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, un imprenditore pontino lavora fino al 10 luglio solo per pagare tasse e contributi

A Latina il peso delle tasse sulle piccole imprese supera il 50%

Comuni che vai, fisco che trovi. CNA presenta il VII° Rapporto sulla tassazione delle PMI
A Latina il
Tax Free Day scatta il 10 luglio: un imprenditore lavora 192 giorni per pagare le tasse. Il nostro capoluogo con una pressione fiscale complessiva del 52,5% si piazza al 69° posto su 114 comuni analizzati. Prima Bolzano con una tassazione al 46,3% mentre a chiudere la graduatoria è Agrigento con il 57,4%.

L’Osservatorio nazionale sulla tassazione della CNA ha presentato il VII Rapporto “Comuni che vai, fisco che trovi”, un’analisi puntuale che misura e fotografa il peso della pressione fiscale sulle piccole e medie imprese italiane, comune per comune, territorio per territorio. Se i dati ufficiali dell’ISTAT fissano la pressione fiscale, nel 2024, al 42,6%, la realtà che vivono quotidianamente gli imprenditori è molto diversa: il carico effettivo è più alto e cambia in base alla natura del reddito e alla localizzazione dell’attività produttiva.

L’Osservatorio CNA, mutuando e adattando alla realtà italiana l’impostazione della Banca Mondiale, mette in evidenza come la pressione fiscale sulle PMI sia molto più elevata rispetto ai dati medi ISTAT, con un peso significativo della tassazione locale, in particolare sugli immobili produttivi derivanti dalle diverse tassazioni comunali e dall’incidenza dell’erario e del sistema contributivo. Dal 2011 ad oggi, anche grazie alle battaglie della CNA, il Total Tax Rate nazionale è sceso dal 59% al 52,3% nel 2024, a determinare questa riduzione è stata soprattutto l’integrale deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali e l’esenzione dell’IRAP per le imprese individuali.

Nel Lazio il Total Tax Rate si attesta al 53,1%, con un Tax Free Day al 12 luglio. Nella Provincia di Latina la situazione appare leggermente più favorevole: 52,5% di pressione fiscale e Tax Free Day fissato il 10 luglio. Ciò significa che un imprenditore del nostro territorio può lavorare solo 174 giorni l’anno per soddisfare i propri consumi personali.

Il rapporto, presentato presso la sede nazionale CNA a Roma con la partecipazione del Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, dichiara Antonello Testa, segretario di CNA Latina, rappresenta uno strumento essenziale non solo per descrivere in modo puntuale il sistema fiscale italiano, ma anche per stimolare il legislatore ad interventi di riforma. Non è un caso che molte delle proposte avanzate dalla CNA negli anni siano state accolte nei vari provvedimenti governativi.

Infatti, evidenzia Antonello Testa, questa indagine è preziosa perché non solo analizza con precisione il cuore del fisco e il suo peso sulle piccole imprese, ma offre anche proposte concrete di riforma. Negli anni è stata apprezzata dai governi che più volte hanno fatto proprie le indicazioni della CNA: basti pensare all’integrale deducibilità dell’IMU sugli immobili produttivi, misura da noi proposta e rivelatasi molto efficace nella riduzione del carico fiscale.

Il Rapporto CNA non si limita alla fotografia dell’esistente, ma individua soluzioni strutturali per alleggerire e rendere più equo il sistema tributario: una riforma del catasto per allineare i valori catastali a quelli commerciali degli immobili produttivi; la completa eliminazione dell’IRAP; l’equiparazione della detrazioni IRPEF tra imprenditori individuali, lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti; una semplificazione per i forfettari, con l’introduzione di una ritenuta preventiva che eviti i pesanti versamenti successivi. Troppo spesso, conclude Testa, gli artigiani e i piccoli imprenditori vivono una pressione fiscale diversa e più gravosa rispetto a quella che appare nelle statistiche ufficiali. Il nostro Osservatorio serve a mettere in luce questa realtà e a trasformare l’analisi in proposte concrete, capaci di incidere sulle scelte del governo e restituire dignità e futuro al lavoro delle imprese.

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