Giudiziaria
20.09.2025 - 17:00
Nuovo capitolo nel processo a carico dell’imprenditore pontino Luciano Iannotta. L’udienza prevista ieri presso il Tribunale di Latina, che avrebbe dovuto ospitare il controesame del collaboratore di giustizia Renato Pugliese, è stata rinviata al 25 settembre a causa di diverse assenze: tra queste quella dello stesso Pugliese e del pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Francesco Gualtieri. Il procedimento ha però registrato due sviluppi rilevanti. Il primo riguarda la decisione di Iannotta di rinunciare alla prescrizione per i reati contestati al capo 3 dell’imputazione. Una scelta che, nelle intenzioni della difesa, mira a proseguire il dibattimento fino a una sentenza piena. Il secondo elemento emerso è il ritrovamento della documentazione contabile della società Pagliaroli, che in passato era stata ritenuta distrutta.
I faldoni, invece, sono stati rinvenuti in un locale e messi sotto sequestro dalla Squadra Mobile di Latina con il supporto della Polizia Scientifica. L’esistenza dei documenti era stata a lungo al centro del dibattito processuale: la loro presunta mancanza aveva alimentato l’ipotesi di una bancarotta fraudolenta e giustificato il sequestro di beni per oltre 50 milioni di euro. Con il rinvenimento, la difesa ritiene che possa cadere uno dei punti chiave dell’accusa. In aula il presidente del collegio, Mario La Rosa, ha preso atto degli sviluppi, mentre prosegue l’attività difensiva condotta dall’avvocato Mario Antinucci, che da tempo chiedeva l’accesso ai locali in cui è stata poi individuata la documentazione. Le prossime tappe processuali sono fissate per il 25 settembre a Latina e per il 30 settembre davanti alla Corte d’Appello di Roma, chiamata a pronunciarsi sulle misure di prevenzione. Due date considerate cruciali per delineare il futuro giudiziario dell’imprenditore e del suo gruppo societario.
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