La sentenza
28.10.2025 - 22:25
Dopo una camera di consiglio di oltre nove ore il giudice del Tribunale di Roma Livio Sabatini ha emesso la sentenza del processo Risiko, contestata agli imputati - residenti tra Latina e Fondi - l'associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico con l'aggravante dell'uso delle armi. Per il sodalizio riconducibile a Massimiliano Del Vecchio, arrestato ad agosto in Spagna dopo la latitanza e il cui iter processuale sarà diverso, il totale complessivo è di oltre un secolo.
Queste le condanne: 18 anni per Alessandro Artusa e Roberto Ciarelli, condanna a 18 anni e tre mesi per Gianluca Del Vecchio fratello di Massimiliano, 16 anni per Luigi Buonocore, 13 anni e sei mesi per Onorato Rotunno, 11 anni e 4 mesi per Giovanni Masella, 10 anni e sei mesi per Daniel De Ninno, 10 anni e sei mesi per Alberto Di Vito, 8 anni e sei mesi per Luciano Zizzo assolto dall'accusa di associazione, condanna a 6 anni e otto mesi per Adolfo Bortone, condanna a 6 anni e quattro mesi per Claudio Pinto, 8 anni e sei mesi per Johnny Lauretti nei cui confronti è stata riconosciuta la collaborazione, e poi 2 anni e otto mesi per Mariateresa Alecci. L'indagine era stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, dalla Squadra Mobile e dagli agenti del Commissariato di Polizia di Fondi. Nel corso della requisitoria i pm Martina Taglione, Valerio De Luca, Francesco Gualtieri e Alessia Natale avevano chiesto 161 anni complessivi. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Forte, Vita, Orticelli, Placanica, Belcastro.
Lo scorso novembre erano state emesse le ordinanze di custodia cautelare e le indagini avevano permesso di fare luce sugli affari del sodalizio analizzando anche i sofisticati telefoni smartphone criptati che i sodali del gruppo di Fondi e i loro referenti del capoluogo pontino utilizzavano.
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