L'udienza
07.11.2025 - 08:00
Discusso giovedì 6 novembre al Tribunale del Riesame il ricorso del consigliere regionale Enrico Tiero. I legali dell'esponente politico, agli arresti domiciliari dallo scorso 18 ottobre per il reato di corruzione, chiedono la revoca della misura restrittiva emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario che ha accolto la richiesta dei pm Martina Taglione e Antonio Sgarella, titolari dell’inchiesta. In aula la difesa ha sollevato un’eccezione sull’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche sul trojan. Il punto ha riguardato la presunta mancata autorizzazione per utilizzare l’apparecchio di captazione. La pubblica accusa rappresentata dal pm Martina Taglione ha replicato: l’autorizzazione c’è. Dopo la discussione i giudici sono in riserva e nelle prossime ore si pronunceranno e decideranno se accogliere o meno la richiesta presentata dalla difesa: la revoca della misura cautelare e in alternativa una misura restrittiva meno afflittiva come gli obblighi di firma. Lo scorso 16 ottobre Enrico Tiero, consigliere regionale con Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Sviluppo Economico e Attività Produttive, era stato sottoposto all’ interrogatorio preventivo che si era svolto in Tribunale ed era durato oltre tre ore davanti al gip che poi aveva emesso il provvedimento cautelare. L’inchiesta era stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina insieme al personale del Nucleo Pef della Guardia di Finanza. Il gip ha condiviso la prospettazione dei pm, accogliendo quattro dei cinque capi contestati nella richiesta tra cui quello di una mazzetta di 6mila euro.
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