Il caso
08.11.2025 - 22:55
Il Comune di Priverno
L’Avis di Priverno sarà costretta a traslocare. Lo spostamento è stato comunicato nei giorni scorsi tramite una nota del Responsabile del Dipartimento 5 del Comune di Priverno che ha comunicato alla storica associazione rinomata a livello regionale e nazionale per la raccolta sangue della Cittadinanza, che in tempi brevissimi dovranno abbandonare il locale che il Comune le aveva assegnato in comodato gratuito con tanto regolare contratto registrato presso l’Agenzia delle Entrate. Il motivo alla base dello “sfratto” sarebbe che in quegli stessi locali, il Comune di Priverno vorrebbe fare un asilo nido comunale e l'inizio dei lavori sarebbe imminente. Sulla vicenda insorgono le opposizioni consiliari definendo la scelta: «irragionevole, scriteriata ed inopportuna sia nei tempi che nei modi nei confronti di un’associazione così importante e rinomata nel panorama socio sanitario». Yuri Musilli, Capogruppo consiliare Lega Salvini Premier spiega: «Un fulmine a ciel sereno per l’Avis Priverno, che da un momento all’altro si ritrova senza un locale dove svolge parte della propria attività associativa. Prima di privarla di una propria sede il Comune dovrebbe provvedere, come da contratto depositato, un nuovo locale di eguale dimensione, adattabilità e funzionalità. Mi auguro che sia stato un maldestro slancio in avanti degli uffici preposti, non corroborato da volontà politica di chi amministra».
Il capogruppo di Agenda per Priverno Ernesto Desideri rincara la dose: «Si continuano a prendere decisioni spot senza avere una visione d’insieme, senza una progettualità chiara, con il risultato dell’ennesimo aggravio di costi per i cittadini. Per queste ragioni ho presentato un'apposita interrogazione da discutere nel prossimo Consiglio comunale. Conclude la Consigliera di Fratelli d’Italia Rosie Fania: «Dopo le associazioni di Protezione civile alle quali ancora oggi non viene garantita una convenzione con l’ente comunale, ora è il turno dell’Avis Priverno che viene “sfrattata” dalla sera alla mattina. Non è la prima volta che questa amministrazione colpisce le associazioni attraverso scelte discrezionali e prive di uno spirito di programmazione.
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