Nella città che si prepara a imboccare la strada del centenario con una Fondazione dotata di risorse e potenziale traino per progetti e laboratori culturali, resta irrisolto il nodo di molte strutture chiuse o da ristrutturare, ormai prive di una funzionalità adeguata al loro rango. Tra queste figurano il teatro Cafaro, il ridotto da 350 posti, la sala conferenze del Palacultura e il Teatrino dei Mille, spazio-laboratorio da cento posti attivo fino al 2010 e oggi in stato di abbandono. Un passo in avanti significativo verso il riassetto di questi luoghi arriva ora dalla giunta Celentano, che ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per gli interventi del primo stralcio di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico del Palazzo della Cultura.
Si tratta di un investimento di 2,5 milioni di euro, finanziato attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027. “La riqualificazione del Palazzo della Cultura – ha spiegato il sindaco Celentano – rientra nei nostri obiettivi strategici. Gli spazi culturali che compongono il complesso (teatri, musei, sale conferenze e quanto altro) sono vitali per la nostra comunità, per lo svolgimento di servizi culturali, sociali e di aggregazione intorno al tema delle arti, del teatro e della cultura in generale, il cui interesse si riflette sull’intero territorio. L’occasione per riqualificare le parti dell’immobile attualmente interdette all’utilizzo, in primis cito il Cafaro, è nato con la candidatura dell’intervento tra le strategie territoriali del Fesr 2021-2027. L’approvazione della fattibilità tecnica ed economica del primo stralcio degli interventi di manutenzione straordinaria e di efficientamento energetico, verificata da una società specializzata, ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta per riaprire anche il piccolo teatro, dopo il D’Annunzio. Aggiungiamo così un altro tassello, in termini di spazi culturali, in vista del Centenario”. La delibera è stata proposta dal dirigente del Dipartimento Manutenzioni, l’architetto Micol Ayuso, su indirizzo del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Massimiliano Carnevale.
“E’ di fondamentale importanza – ha dichiarato il vice sindaco Carnevale - rendere i locali del Palazzo della Cultura non soltanto accessibili, ma anche sicuri, salubri e confortevoli sia per gli utenti che per i dipendenti. Le criticità emerse restituiscono un quadro attuale sul quale andremo ad intervenire efficacemente, al fine di risolvere le problematiche più urgenti e rendere fruibili gli spazi ad oggi interdetti. Gli interventi previsti nel primo stralcio, di cui abbiamo approvato la fattibilità tecnica-economica, ci permetteranno dunque di riaprire al pubblico il teatro Cafaro con ottenimento dell’agibilità, di ripristinare l’integrità delle coperture dell’intero immobile mediante l’uso di materiali impermeabilizzanti duraturi e particolarmente flessibili ed omogenei e di migliorare le condizioni termoigrometriche degli uffici ubicati al piano primo, con interventi di efficientamento energetico”. La notizia rappresenta una svolta per il Cafaro, chiuso molto prima della pandemia – era l’ottobre 2015 – per interventi di messa in sicurezza mai realmente avviati. Da allora il teatro è rimasto nove anni in un limbo, senza lavori e senza segnali di attenzione, mentre il D’Annunzio, il gioiello culturale nel cuore della città, ha affrontato un lungo e tortuoso percorso tra lavori, prescrizioni dei vigili del fuoco e iter per la Scia antincendio, risolti solo nel 2023 dopo anni anziché mesi.
Resta ora l’auspicio che per il Cafaro non si ripetano i tempi dei lavori del teatro D’Annunzio, in una città dove la burocrazia continua troppo spesso a rallentare ciò che dovrebbe essere lineare e semplice».