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Il fatto

Blitz antimafia: tra gli arrestati, il consigliere comunale di Terracina, Gavino De Gregorio

La misura dei domiciliari, mentre uno dei principali arrestati è Eduardo Marano, marito di Patrizia Licciardi, lei indagata in stato di libertà

Dalle prime ore di questa mattina, mercoledì 17 dicembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina stanno eseguendo una vasta operazione tra Roma, Napoli, Terracina, Latina e provincia, dando esecuzione a una misura cautelare personale e reale emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina.

Il provvedimento riguarda numerosi soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e turbata libertà degli incanti.

Tra i destinatari della misura cautelare figura anche Gavino Di Gregorio, consigliere comunale della lista del sindaco Giannetti, ritenuto coinvolto nell’inchiesta dalla Procura antimafia romana.  Nel procedimento risulta indagato anche un soggetto indicato dagli inquirenti come appartenente al clan camorristico “Licciardi”, articolazione della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, storicamente radicata nell’area nord di Napoli. il consigliere è agli arresti domiciliari. mentre uno dei principali arrestati è Eduardo Marano, marito di Patrizia Licciardi, lei indagata in stato di libertà.

Contestualmente agli arresti, è in corso di esecuzione un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni immobili e quote societarie, per un valore complessivo superiore ai 10 milioni di euro, ritenuti provento o strumento delle attività illecite contestate. L’operazione si inserisce in un più ampio quadro investigativo volto a contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto politico-amministrativo, in particolare attraverso il condizionamento delle consultazioni elettorali e degli appalti pubblici. Le indagini sono tuttora in corso e, come previsto dalla legge, gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Più in particolare, l’indagine dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, condotta dal giugno 2022 all’ottobre 2023, e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, trae origine dall’attività info-investigativa sviluppata dai Carabinieri sul territorio che ha consentito di apprendere dell’inserimento nel tessuto economico-imprenditoriale, politico e sociale della città di Terracina di un’importante famiglia inserita, anche per vincoli di sangue, nel noto Clan Liccardi di Napoli.

Le investigazioni hanno consentito di:

- documentare le presunte condotte poste in essere da un pubblico funzionario di Terracina, unitamente ad un soggetto appartenente al citato clan camorristico dei LICCIARDI, inserito nella più ampia e nota Alleanza di Secondigliano, il quale avrebbe chiesto ed ottenuto da quest’ultimo un appoggio in occasione delle elezioni amministrative tenutesi nel maggio 2023 a Terracina;

- cristallizzare le presunte condotte illecite tenute dai predetti due indagati in ordine a reiterate condotte violente e minacciose che avrebbero posto in essere nei confronti di una vittima costretta a versare un’imprecisata somma di danaro in relazione ad un precedente prestito usurario;

- circostanziare le presunte condotte illecite di un imprenditore del luogo, in rapporti con il soggetto appartenente al citato clan, che avrebbe fittiziamente intestato a terzi diversi immobili, quote societarie ed attività commerciali situate in Napoli, Terracina, San Felice Circeo ed a Roma al fine di eludere un’eventuale misura di prevenzione patrimoniale a suo carico;

- eseguire il sequestro preventivo, ai fini della confisca, di 7 locali commerciali (un’intera galleria commerciale), 1 B&B, 20 unità immobiliari e 3 terreni per un valore complessivo di oltre 11.000.000 di euro.

Contestualmente, i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina stanno procedendo alla notifica dell’informazione di garanzia emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina nei confronti di 11 soggetti indagati, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, sottrazione fraudolenta dei crediti di imposta, corruzione e turbata libertà degli incanti, la cui posizione è stata vagliata dalla predetta Autorità Giudiziaria a seguito di stralcio eseguito nell’ambito del suddetto procedimento penale per il quale la Procura Distrettuale Antimafia di Roma ha ordinato l’odierna esecuzione delle misure cautelari sul territorio di Terracina.

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