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Il caso

Un altro duello sulla movida del quartiere Mola

Residenti e commercianti non trovano dialogo su regole, orari, volume della musica. Il Tribunale Amministrativo ha accolto le ragioni di chi vive nel quartiere

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Il rovescio della medaglia dei sorrisi e del lato solo festoso del Natale non è mancato quest’anno, per via del braccio di ferro che prosegue tra i residenti del quartiere di Mola, cuore della movida e i commercianti.


 Le «tensioni» erano iniziate già con i divieti e la regolamentazione del traffico per il tradizionale «Christmas Aperitif». La pioggia battente della vigilia ha «solo» attutito le tensioni ma, in compenso, sono piovuti anche comunicati di entrambe le parti. I residenti, che si sono riuniti nelle associazioni «Io Amo Formia» e «Comitato Torre di Mola» ritengono che il quartiere nei giorni intensi della movida diventi invivibile; tensioni acuite dai divieti scattati alla vigilia di Natale.


 «Per i residenti era impossibile percorrere, né sostare nella zona predetta – hanno scritto in una nota – e la giornata è trascorsa come in discoteca. Poco male, volendo tralasciare come gli avventori utilizzano gli angoli e le vie del quartiere».
Le associazioni ricordano che già dal 2008 sono cominciate raccolte di firme per la regolamentazione degli orari delle attività, delle occupazioni del suolo pubblico, delle musiche e dello smaltimento dei rifiuti, dell’eliminazione dei fumi e dei ratti. Come si sa, il Comune di Formia è stato condannato dal Tar di Latina a procedere alla regolamentazione.


L’ordinanza non è stata adempiuta e, come stabilito dal provvedimento giudiziario, la Prefettura ha dovuto nominare un commissario ad acta per eseguire quanto ordinato all’ente, compito affidato al funzionario Vincenzo Petruccelli.

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