L'ultimo contatto con i familiari di Aurora Livoli, la 19enne di Monte San Biagio trovata morta a Milano, è del 26 novembre scorso. "Sto bene" le ultime parole, accompagnate dalla volontà di non tornare senza fornire alcuna informazione su dove si trovasse. Sono stati i Carabinieri del Comaando Provinciale di Milano a indagare per raccogliere elementi e risalire all'identità della ragazza. Il corpo era nel cortile in via Paruta in un condominio alla periferia est di Milano.
Gli investigatori hanno analizzato le denunce di scomparsa presentate negli ultimi mesi e oggi pomeriggio è stata la diffusione sul web dell’immagine della ragazza estratta dal video di una telecamera della zona a imprimere una svolta alle indagini. Il padre e lo zio sono andati dai Carabinieri di Fondi per il riconoscimento. In base a quanto è emerso il corpo era semivestito, la 19enne indossava soltanto i pantaloni della tuta e aveva un giubbotto sulla parte superiore del corpo. Secondo il primo esame del medico legale sul corpo aveva una ecchimosi sul collo e un ematoma all'altezza dell'occhio. La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per omicidio volontario, si cerca l'uomo che era insieme alla ragazza. Sotto choc la comunità di Monte San Biagio, la famiglia di Aurora è molto conosciuta e stimata. "Non le hanno mai fatto mancare niente e l'hanno seguita sempre con amore" è quella che racconta chi conosce bene i genitori. La ragazza nata a Roma nel 2006 era stata adottata ed era iscritta all'Università.