Accusato di aver rilasciato illecitamente permessi, solo per favorire gli affari di due ormeggiatori dell’isola, l’ex comandante della Capitaneria di porto di Ventotene, Filippo Ciminelli, è stato condannato dal Tribunale di Latina a un anno di reclusione.
Il processo è scaturito da un’indagine compiuta nell’estate di otto anni fa dai carabinieri. I militari dell’Arma controllarono la tipologia di imbarcazioni ormeggiate ai pontili, appurando che erano attraccati lì natanti di lunghezza superiore ai 13 metri, dunque a quella massima consentita nel porto. Gli investigatori scoprirono anche che le deroghe per tali ormeggi, concesse ai pontilisti a Antonella Langella ed Enrico Alleati, erano state disposte dal responsabile della locamare, Filippo Ciminelli appunto. Gli inquirenti si convinsero così che tali autorizzazioni avrebbe favorito un ingiusto profitto patrimoniale ai due ormeggiatori, consentendo loro di aumentare la ricettività delle darsene.
Ipotizzando il reato di abuso d’ufficio, l’ormai ex comandante del porto di Ventotene, Filippo Ciminelli, e gli ormeggiatori Langella e Alleati vennero rinviati a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli.
Gli imputati si sono sempre difesi sostenendo che quei permessi erano stati dati in quanto, in condizioni meteorologiche eccezionali, può essere consentito l’ancoraggio a imbarcazioni superiori ai 13 metri e quelle oggetto dell’inchiesta lo erano. Per i due ormeggiatori non si è arrivati, però, a una pronuncia nel merito, essendo scattata la prescrizione. Ciminelli, invece, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, certo di riuscire a dimostrare la correttezza del suo operato, a rinunciato ad avvalersi della prescrizione, volendo essere giudicato. E fino all’ultima udienza l’ex comandante ha tentato di allontanare da sé l’accusa di abuso d’ufficio, sottoponendosi all’esame e depositando gli allerta meteo che erano stati diramati quando lui aveva concesso le autorizzazioni incriminate, specificando che in un caso era prevista addirittura una vera e propria burrasca. Spiegazioni che non hanno però convinto il Tribunale. Il collegio, presieduto dal giudice Pierfrancesco De Angelis, ha così condannato l’imputato a un anno di reclusione.
A Ciminelli non resta ora altro da dare che tornare a dare battaglia davanti alla Corte d’Appello di Roma, impugnando, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza, la condanna. “Il comandante è innocente - ci ha dichiarato l’avvocato Cardillo Cupo - e ha persino depositato gli allerta meteo che riportavano condizioni meteo avverse, come quelle di una tempesta in arrivo. Sono certo che sarà assolto in appello”.