La relazione tecnica del Consulente d’ufficio della Procura, Stefano Vignone, non lascia spazio a dubbi sulle modalità con cui è stato gestito negli ultimi anni l’intero settore dell’affidamento dei lavori per la cura del verde cittadino. Il concetto di base su cui poggiano le conclusioni del lavoro effettuato dal Ctu, è che l’asserita urgenza invocata a giustificazione degli affidamenti diretti degli appalti, sia stata generata unicamente da una carenza di programmazione da parte del servizio ambiente. Basta questo per consentire a Vignone di concludere che «l’affidamento dei servizi di manutenzione del verde pubblico nel Comune di Latina sia stato effettuato in violazione della normativa in materia di appalti di servizi, dal momento che il valore complessivo dei servizi affidati imponeva l’obbligo di espletare le gare di appalto previste per i servizi al di sopra della soglia comunitaria». Da ciò conseguono una serie di irregolarità nell’adozione delle delibere di affidamento, a cominciare dalla data di adozione, in molti casi successiva alla data di inizio dei lavori affidati.

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (7 marzo 2016)