Una banda di specialisti in rapine che si sposta, anche di regione in regione tenendo d’occhio per giorni le vittime per poi entrare in azione. E’ questa la pista seguita dagli investigatori della Squadra Mobile che indagano sulla rapina ai coniugi Canini. Per ora i detective del vice questore aggiunto Antonio Galante non escludono alcuna ipotesi, ma prediligono la pista dei trasfertisti, ossia una batteria che si sposta di frequente dopo avere raccolto informazioni utili sulle vittime di turno, magari con l’aiuto di basisti locali. La banda ha seguito un vero e proprio “protocollo”. Prima la fuga con l’auto dei coniugi, poi lasciatisi alle spalle la villa di strada del Passo, prima di arrivare all’incrocio con via Macchia Grande, i rapinatori hanno imboccato a sinistra l’accesso a un fondo agricolo e, tornando indietro, hanno percorso una cinquantina di metri nascosti dalla vegetazione della fascia frangivento. Quindi hanno lasciato la zona con un’auto “pulita”.