Allontanato dalla casa familiare e sottoposto al divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla sorella. Questa la misura cautelare disposta dal gip del Tribunale di Latina nei confronti di un pregiudicato di 23 anni, del capoluogo pontino, accusato di aver cercato di estorcere denaro alla sorella appunto. Un provvedimento eseguito dagli agenti della squadra volanti della questura.
I fatti risalgono alla fine di febbraio, quando P.D., da pochi mesi uscito dal carcere, è stato ospitato dalla sorella, per dargli la possibilità di trovare un’occupazione stabile e rendersi indipendente. La donna, tuttavia, già a dicembre 2015, considerato che il proprio congiunto non era affatto intenzionato a modificare il suo stile di vita, continuando a frequentare personaggi poco raccomandabili, decideva di allontanarlo da casa, consentendogli comunque di recarsi presso la sua abitazione per adempire alle necessità primarie. Il giovane avrebbe così iniziato ad avere un atteggiamento violento e minaccioso nei confronti della donna, anche alla presenza di un altro fratello minore, tanto da costringerla a non farlo più entrare in casa.  Il 23enne avrebbe poi cercato di imporre alla sorella il versamento di una quota settimanale pari a 100-200 euro. La stessa, anche per ritrovare la giusta serenità familiare, considerato che nella vicenda era rimasto coinvolto anche l’altro fratellino di soli otto anni, ha deciso di rivolgersi agli agenti della squadra volanti, i quali hanno raccolto le sue dichiarazioni ed hanno informato la Procura.

Il gip ha così emesso la misura cautelare, "creando uno schermo di protezione attorno al soggetto debole", fanno sapere dalla questura.