Ci sono anche i due professionisti pontini Simone Capra e Claudio Castaldo nello staff dello studio romano Startt che è risultato vincitore della mostra a inviti "Le ali ritrovate dell'Hotel de Galliffet", allestita all'Istituto Italiano di Cultura a Parigi fino al 30 dicembre e presentata ieri nella sede della Biennale di Venezia, nell'ambito della Biennale di Architettura, dal presidente Paolo Baratta e dalla direttrice dell'Istituto Marina Valensise.Durante la presentazione Valensise ha letto il messaggio del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni. "L'iniziativa presentata oggi, per la quale esprimo il piú sincero elogio e sentito ringraziamento al nostro Istituto di Cultura e in particolare alla sua Direttrice, Marina Valensise, costituisce - ha scritto Gentiloni - un'importante tappa del percorso che abbiamo avviato per la valorizzazione delle industrie creative italiane ed esprime nella maniera migliore il costruttivo rapporto di collaborazione instaurato tra il Maeci e i piú significativi interlocutori culturali italiani".Lo studio Startt beneficerá di un soggiorno a Parigi dal primo al 30 novembre, all'Istituto Italiano di Cultura, nel programma di residenze d'artista "Le Promesse dell'arte" lanciato nel 2013 per promuovere in Francia i giovani talenti dell'arte del nostro paese e far conoscere la creazione ultracontemporanea italiana.

Un “omaggio al modello della città italiana ed europea, organizzata intorno ai suoi spazi pubblici quali luoghi di condivisione e produzione dei saperi”: ecco la sintesi assoluta alla base della proposta di progettazione elaborata da stARTT per ripensare completamente, sebbene non da zero, gli oltre 6.500 mq che compongono le due ali della prestigiosa sede parigina di fine Settecento che ospita l’Istituto italiano di cultura. Immaginato per evitare ogni sovrapposizione con gli spazi già in uso dell’IIC, “La cité des cultures d’Italie” propone un grande spazio pubblico su due livelli, uno coperto e uno scoperto, che mette in relazione le nuove ali e l’antico edificio, contribuendo ad offrire una lettura chiara in prospettiva della destinazione d’uso delle due estensioni dell’Hôtel de Galliffet. Concepite, di fatto, da stARTT, come nuovi spazi accessori eppure totalmente funzionali alla vocazione originale dell’edificio. Il nuovo spazio centrale diventa il vero cuore della cittadella della cultura italiana, un foyer riconfigurabile per blocchi funzionali indipendenti, per accogliere festival, mostre ed eventi della vasta e mutevole gamma di scopi e attività dell’IIC di Parigi.