La richiesta di archiviazione presentata dai due pubblici ministeri Luigia Spinelli e Cristina Pigozzo, adesso sarà esaminata anche dal giudice del Tribunale di Latina che dovrà decidere anche se la strada tracciata in via Ezio sembra essere proprio questa e sorprese allâorizzonte non ci sono. Câè da sottolineare che hanno avuto un certo effetto e un peso specifico alla fine le memorie presentate e gli interrogatori con cui gli indagati dellâinchiesta sugli spacchettamenti del verde che in un primo momento aveva portato allâiscrizione sul registro degli indagati di 16 persone, hanno sradicato le accuse formulate dai magistrati inquirenti. Non câè soltanto lâabuso dâufficio, nellâinformativa finale inviata dalla Squadra Mobile in Procura il reato contestato era anche quello di turbativa dâasta per i benefici che hanno ricevuto alcune coop del capoluogo con lâaffidamento diretto e con il conseguente aumento del costo del servizio cresciuto da alcune centinaia di migliaia di euro fino ad alcuni milioni di euro.
In cinque, secondo il ragionamento dei pubblici ministeri, devono uscire di scena perché non si sono i margini per una incriminazione.
(Articolo completo su Latina Oggi del 10 agosto 2016)