Politica
01.10.2025 - 22:29
Il senatore Nicola Calandrini
Il Lazio potrebbe presto avere la sua prima Zona Franca Doganale interclusa, grazie a un emendamento presentato dal senatore Nicola Calandrini, presidente della 5ª Commissione Bilancio, al disegno di legge che estende la Zes unica del Mezzogiorno a Marche e Umbria.
Il senatore pontino ha annunciato la proposta dopo un confronto con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luigi Sbarra, avvenuto poche ore prima della sua audizione in Commissione Bilancio. «Si tratta di una misura di grande importanza per i territori di Latina e Frosinone, che confinano con la Zes Unica del Mezzogiorno – ha spiegato Calandrini –. Le Zone Franche Doganali sono strumenti disciplinati dai regolamenti dell’Unione Europea, non limitati nel tempo, che intervengono sulla materia dei dazi doganali e che si sono già dimostrati capaci di moltiplicare tra due e quattro volte il PIL delle aree dove sono state attivate».
Attualmente in Italia le Zone Franche Doganali sono soltanto cinque – Trieste, Venezia, Portovesme, Taranto e Cagliari – ma il senatore è convinto che anche il Basso Lazio abbia tutte le carte in regola per entrare in questa rete. «La provincia di Latina, da sola, nel 2024 ha registrato esportazioni per oltre 10 miliardi di euro – sottolinea –. Siamo davanti a un territorio fortemente vocato all’export, e per questo la Zona Franca Doganale rappresenta lo strumento ideale per sostenere le aziende che importano ed esportano fuori dall’Unione Europea, rafforzandone la competitività e creando nuove opportunità di sviluppo e occupazione».
Secondo Calandrini, l’istituzione della Zona Franca sarebbe dunque un passo strategico per accrescere il peso economico del Lazio, favorendo la crescita delle imprese e aprendo a prospettive di sviluppo capaci di incidere sull’intero sistema produttivo regionale.
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