I genitori dei piccoli iscritti alla scuola paritaria religiosa di Borgo Carso hanno deciso di rinnovare le adesioni alla struttura attualmente gestita dalla congregazione delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore nonostante la stessa abbia notificato la disdetta dal servizio a partire dal prossimo anno con conseguente decisione del Comune di statalizzare la struttura. La scelta delle famiglie è legata alla battaglia da loro iniziata per salvaguardare la presenza delle suore all’interno della scuola, tanto che più volte è stato chiesto al Comune di individuare un nuovo ordine che potesse sostituire quello uscente. Ma l’ente ha deciso di tirare dritto per la strada della statalizzazione, rifiutando anche l’offerta del Vescovo Crociata che aveva individuato una congregazione pronta a subentrare.

Nonostante tutto i genitori hanno scelto di iscrivere i piccoli alla scuola paritaria, perché fino a giugno la Innocenti di Borgo Carso resterà una scuola paritaria e religiosa (solo a settembre diventerà statale). Ma cosa accadrà una volta che la scuola diventerà statale? Contrariamente a quanto i genitori si sono sentiti dire dall’Ufficio Regionale Scolastico, secondo cui vi sarebbe stata l’adesione automatica dei giovani alla statale Prampolini, sembra che la soluzione più plausibile sia ora quella di dislocare i bambini nelle altre strutture religiose del capoluogo. Si tratta di scuole non così vicine al Borgo (una è in piazza San Marco, un’altra a Borgo San Michele, un’altra ancora a Borgo Faiti e così via) e che costringerebbe i familiari dei piccoli della scuola dell’infanzia a fare lunghi tragitti per portare i bambini nelle strutture. Ma il Comune a giorni invierà alle famiglie una lettera, dove formalizzerà il tutto dando ai genitori la possibilità di scegliere a quale paritaria aderire. La soluzione in questione sembra essere quella più plausibile per due motivi in particolare: il primo è legato alla scelta dei genitori, che hanno voluto iscrivere i piccoli a una scuola religiosa e non statale; in secondo luogo c’è il caso della Prampolini, la scuola statale di Borgo Carso e Borgo Podgora, che non ha ottenuto sufficienti iscrizioni per dare vita a quelle due nuove classi senza le quali non potrà accogliere i 55 bambini ora iscritti a Borgo Carso.