«Siamo mossi dalla nostalgia di ridare alla città il suo originario nome, la nostalgia di voler ripartire da quel mese di aprile del ‘45 per dire che cosa vogliamo per il futuro di Littoria»: queste le parole dell’ex candidato sindaco alle amministrative del 2011, Alfio D’Annibale, in merito alla raccolta firme che si è tenuta sabato al Victoria Residence Palace per proporre all’amministrazione comunale di Latina un referendum consultivo con cui si deciderà se il nome della città debba o meno ritornare a quello originale di Littoria.
«La numerosa presenza di persone interessate (circa 120) che hanno nell’arco della presentazione posto la firma, ci lascia ben sperare per il raggiungimento delle 1.000 firme richieste dal regolamento Comunale - prosegue D’Annibale - Al momento il comitato promotore ne ha già raccolte 350».
D’Annibale racconta di questa iniziativa come di un momento importante per la città, che ora potrebbe liberamente decidere se ridare o meno alla città il nome originario.
«Littoria, alla quale cambiarono nome in Latina, offriva accoglienza e soprattutto offriva lavoro. Io stesso ho avuto fortuna nel mio lavoro, certo diverso sarebbe stato il futuro di Latina se non fosse stata penalizzata con l’insediamento della centrale nucleare e lo sfruttamento del territorio agricolo per installare industrie di ogni genere, lasciando sola quella generazione di figli dei coloni che abbandonarono l’agricoltura per il posto in fabbrica alla disperata ricerca di un lavoro che non c’è. E’ con questa nostalgia che ci accingiamo a chiedere questo referendum».