«Il Partito democratico di Latina sta facendo sul tesseramento la fine del Pd campano». La grave accusa arriva dall’ex consigliere comunale Giorgio De Marchis, che ieri attraverso Facebook ha reso nota una vicenda registrata alcuni giorni fa relativa al Pd del capoluogo. A quanto pare sarebbero state fatte alcune tessere online riferibili a gruppi familiari di esponenti del Pd. E la quota non è bassa: circa il 30% delle tessere fatte nel mese di febbraio.  

«Abbiamo preteso che si facesse un tesseramento serio, trasparente e puntuale. Non è bastato - afferma Giorgio De Marchis - I signori delle tessere hanno inoltrato un pacco di 150 iscrizioni online, su 450 tessere reali, oltre il 30%, un dato che “puzza” a chilometri di distanza. Gruppi familiari, personaggi chiaramente riconducibili ad una corrente, tutti in fila in questa miserevole sceneggiata che rischia di affossare definitivamente il Partito democratico pontino allontanando chi ha ancora voglia di fare politica. Vecchi metodi che devono essere sconfitti. Contesteremo - è la conclusione di De Marchis - a tutti i livelli la degenerazione politica che continua ad investire il Pd pontino».  

Un’accusa grave, quella di De Marchis, che se confermata rischia di mettere in discussione buona parte del lavoro svolto in questi mesi dal Pd di Latina e dal commissario Giancarlo D’Alessandro.