Ogni anno sulla marina si riparte nonostante tutto. Nonostante i ritardi, le criticità e le vicissitudini di una mancata programmazione, risultato di due estati di fuoco tra il commissariamento, gli stabilimenti sequestrati e poi ripartiti a singhiozzo e una stagione di stop forzato per i chioschi. Quest’anno si può fare solo di meglio e l’amministrazione, contestualmente alla programmazione e al recupero delle opere che rischiano il definanziamento del Plus, sta cercando di evitare di arrivare a ridosso delle giornate più calde senza aver messo in piedi i servizi minimi come il salvataggio, la messa a norma di passerelle e pensiline e l’installazione di docce e bagni. Con determina della dirigente Pacifico l’ente ha approvato tutti gli atti propedeutici alla gara per l’affidamento dei servizi balneari indispensabili per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica sulle spiagge libere del territorio comunale per la stagione balneare 2017. Si opererà mediante procedura negoziata nel rispetto del principio di rotazione con un quadro economico di 11mila euro (tra assistenza e salvataggio bagnanti e segnaletica) e in modo da assicurare l'effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, con il criterio del minor prezzo sull’importo da porre a base di gara. Sul fronte del lato sinistro tra Capo Portiere e Rio Martino il Comune ha invece assegnato cinque chioschi prendendo atto della rinuncia di uno (Roberto Renzini) e sta procedendo alla verifica dei requisiti delle altre ditte presenti in graduatoria e pronte a subentrare per i posti non attribuiti. Le assegnazioni definitive sono state emanate per le ditte Cometa Service, Pellicola digitale, Missile srl, Roberto Renzini e Speedy Break che dovranno ora produrre le licenze del Suap necessarie per esercitare e i nulla osta ambientali. Proprio gli operatori dei chioschi avevano lamentato la mancanza di continuità nelle gestioni passate, quella parola quasi tabù sul lungomare dove ogni anno si anima il lido di azioni spezzettate e sporadiche che non danno un risultato concreto e di lungo periodo. Un fulgido esempio è proprio quello delle tre opere pagate e realizzate sul litorale e che rischiano di non essere mai utilizzate. Il Parco Vasco de Gama(700mila euro), il sistema di fitodepurazione lungo il canale Colmata (un milione e 172 mila euro) e l’isola ecologica per la raccolta differenziata sul lungomare (302mila euro) mettono insieme una somma di quasi due milioni di euro che la Regione potrebbe chiedere indietro al Comune e su cui è stata avviata una istruttoria tesa alla verifica di quanto è stato fatto e di quello che è funziona a regime, un iter stringente che dovrebbe concludersi entro il 31 marzo. La scorsa settimana si è svolto l’ennesimo incontro tra l’assessore all’ambiente e la Regione per verificare lo stato dei lavori ed il rispetto dei tempi: la situazione sembra complessa soprattutto per il parco Vasco de Gama che ha bisogno di una recinzione, e presenta arredi e giochi rotti, la ghiaia dei vialetti da risistemare, la vegetazione infestante che ormai ha preso il sopravvento sul campo da calcio e sulle panchine, i lampioni a Led manomessi e i pannelli fotovoltaici senza nessuna manutenzione. Il Comune ha denunciato gli atti vandalici proprio per attivare la polizza di assicurazione per il recupero parziale dei danni subiti. Da rimettere a nuovo anche l’isola ecologica del lungomare e i sistemi di fitodepurazione ed il servizio di monitoraggio delle acque superficiali del canale Colmata. Per quest’ultima opera la Regione aveva chiesto l’invio della documentazione sulla gestione e il funzionamento delle isole flottanti per la depurazione, pena il definanziamento, e la giunta era corsa ai ripari dando mandato al dirigente Passaretti di provvedere.