All’indomani dell’acquisizione materiale dei documenti sequestrati contestualmente all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare per l’operazione «Don’t touch», gli investigatori della Squadra Mobile sono tornati negli uffici di Corso della repubblica dove ha sede il quartiere generale delle imprese che fanno riferimento a Gianluca Tuma, una delle persone arrestate con l’accusa di essere componente dell’associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni e all’usura. Fuori dal vincolo associativo che lo lega ad altre otto persone, lo stesso Gianluca Tuma è anche accusato di avere messo in piedi una serie di società la cui intestazione e conduzione sarebbero state fittiziamente affidate a terze persone, dei prestanome secondo gli investigatori, allo scopo di mettere le aziende e i relativi beni al riparo da eventuali iniziative della magistratura. 

L’obiettivo più urgente
degli investigatori
è quello di capire
le ragioni della presenza delle cambiali
sequestrate dieci giorni fa.