Il tono usato da Daneco Impianti nella mail inviata al Commissario Barbato e al Presidente Quattrociocchi è di quelli che non lasciano margini; due giorni fa il socio privato di Latina Ambiente ha intimato a entrambi la convocazione di un’assemblea dei soci con un punto all’ordine del giorno da inserire assolutamente, ossia la nomina del consiglio di amministrazione; in second’ordine Daneco fa rilevare formalmente che il bilancio, così come è stato presentato dal professor Quattrociocchi, manca di elementi sostanziali che se fossero stati valutati avrebbero portato ad altre conclusioni. Dunque bacchettate per tutti da parte della famiglia Colucci.

Il bilancio cui si fa riferimento è quello che avrebbe poi imposto la ricapitalizzazione della spa, cui Daneco si rifiuta di partecipare. Circa la nomina dei nuovi membri del consiglio di amministrazione si tratta del passaggio più delicato, perché questo punto era anche all’ordine del giorno dell’assemblea convocata per il 21 ottobre e alla quale Massimo Ferlini, l’ad di Daneco, non ha partecipato. Possibile che ci abbia ripensato dopo solo pochi giorni? In realtà Daneco è consapevole del fatto che la messa in liquidazione è inevitabile, pertanto non vuole nominare un nuovo consiglio di amministrazione, quanto partecipare alla designazione del liquidatore della società.

La battaglia si sposta
sul nome del
liquidatore e sui controlli relativi ai conti
degli ultimi anni.