L’impianto probatorio dell’operazione Don’t touch ha superato il primo esame in aula, quello sostenuto davanti ai giudici del Riesame di Roma. A parte le posizioni di Natan Altomare e del suo giardiniere romeno Caldararu - sulle cui scarcerazioni con annullamento delle ordinanze di custodia cautelare si attende la motivazione delle toghe capitoline - non ha vacillato l’associazione a delinquere configurata dagli inquirenti sulla base delle indagini condotte dalla Squadra Mobile.

L’ultima tornata di esposti, la cui riserva è stata sciolta venerdì, ha alleggerito la posizione delle figure di spicco dell’ala militare, ma ciò non vuol dire che personaggi del calibro di Angelo e Salvatore Travali siano stati considerati del tutto estranei a determinati episodi: per alcuni capi di imputazione sono decadute le esigenze cautelari, ma ciò non vuol dire che in fase processuale saranno risparmiati dalle accuse considerate oggi più traballanti.

Sono decadute
le esigenze
cautelari per alcuni
capi d’imputazione
ma restano in carcere.