Tutti gli operatori presso il mercato annonario di Latina, attualmente collocato in via provvisoria nei capannoni dellâex Consorzio Agrario di via Don Minzoni, si sono trovati dâaccordo sulla situazione di precarietà e insicurezza in cui versa la struttura. Tra lâaltro molti sono a conoscenza dei rilievi fatti dai Vigili del Fuoco la scorsa primavera, puntualmente trasmessi allâamministrazione comunale, rispetto alla situazione di scarsa agibilità del mercato, con il conseguente rischio di chiusura. Questi sono i dati salienti emersi da un apposito questionario predisposto da Latina Bene Comune al quale hanno risposto più della metà degli operatori attuali.Â
Diversa e curiosamente caratterizzata per età e sesso è invece la valutazione sullâopportunità di rimanere nella collocazione attuale oppure tornare nellâimmobile di Via Don Morosini. Per la prima ipotesi si sono schierate le persone anziane e di sesso femminile, mentre per il ritorno al vecchio âmercato copertoâ si sono espressi gli uomini e i più giovani. La maggior parte degli intervistati, ai quali LBC rivolge il proprio ringraziamento, ha comunque espresso la preferenza per far restare il mercato nella collocazione attuale, pur se necessitante di una maggiore organizzazione sia per lâedificio (pavimento, porte, pioggia dal soffitto e finestre) che per lâintera area (parcheggi e viabilità ). Si tratta di un auspicio probabilmente dettato dalla percezione di ulteriore precarietà e insicurezza nel doversi spostare di nuovo, che comunque deve fare i conti con la destinazione finale, già impressa da tempo, allâintera struttura.Â
Come noto infatti, lo spostamento del mercato annonario si era reso necessario a causa dellâinagibilità dellâimmobile di via Don Morosini e dellâipotesi di una sua ristrutturazione con lâennesimo âproject financingâ. Una soluzione, quella della finanza di progetto, voluta dalle amministrazioni passate che è finita a sua volta nelle aule del Tribunale di Latina, come già avvenuto per lâaffidamento di altri servizi pubblici (vedasi, tra tutte, la vicenda del cimitero): la ditta che aveva ottenuto lâincarico per ristrutturare e gestire il nuovo mercato ha chiesto il risarcimento di un milione di euro. A questo problema fa da contraltare lâingarbugliata vicenda della Casa della Musica e della relativa Biblioteca, i cui locali sono stati consegnati nel febbraio scorso dal Comune allâAssociazione DMI (Dizionario della Musica Italiana). Tali locali si trovano allâinterno dello stesso edificio che ospita il mercato annonario.
Quello della Casa della Musica è un progetto avviato oltre dieci anni fa ed è stato fortemente voluto sia dalla comunità culturale di Latina che dal Maestro Claudio Paradiso (rappresentante dellâAssociazione DMI): un progetto al quale LBC non intende assolutamente rinunciare e per questo individua la soluzione nellâimmediata ristrutturazione e adeguamento normativo dellâedificio di Via Don Morosini. Trattandosi di investimenti produttivi, i soldi necessari possono essere reperiti con lâaccensione di un apposito mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti che sarà garantito dalle entrante derivanti dallâaffitto di altre strutture di proprietà dellâente: in particolare dello stadio comunale, della piscina del palazzetto dello sport e di altri impianti finora misteriosamente ignorati dalle riscossioni dellâamministrazione.  Â