Sul caso Acqualatina, Meloni dice:
"Il 14 maggio scorso sotto la sede di Acqualatina, insieme ai dirigenti provinciali di Fratelli dâItalia, denunciai pubblicamente ciò che stava accadendo lì dentro. Ovvero un gioco delle parti tra Partito Democratico e Forza Italia, per piegare agli interessi dei rispettivi capi locali una società mista che dovrebbe fare unicamente gli interessi dei cittadini. Sappiamo tutti quello che successe in quei giorni. La strana caduta dei comuni che chiedevano il rinnovo delle cariche societarie. La selezione pubblica âtrasparente e meritocraticaâ, che persino la presidente della commissione valutatrice non ha esitato a definire âuna farsaâ. E da ultimo la nomina del presidente di Acqualatina in perfetta continuità con il passato che ha confermato parola per parola quanto venne da noi affermato in quel famoso 14 maggio. Purtroppo dobbiamo dirci la verità : le società partecipate, dovunque esistano, presentano dei gravi rischi di confusione tra pubblico e privato perché sono insiti nella loro stessa natura giuridica. Servono maturità ed onestà per evitare che deviino dal loro giusto percorso. Ditemi voi se nel caso di Acqualatina possiamo ravvisare questi due elementi imprescindibili".
(intervista completa su Latina oggi in edicola il 23 dicembre 2015)