Il Natale difficile del segretario provinciale del Pd si riassume nella conferenza stampa di ieri mattina dedicata al bilancio dell’anno ma, soprattutto, alle tre «spine» nel fianco: rinnovo della segreteria comunale dopo le dimissioni di Quattrola, caso Acqualatina e organizzazione della campagna elettorale per le amministrative del 2015.
Non sarà un po’ troppo tutto questo?
«Sì, tanta roba». E sorride Salvatore La Penna. «Però è quello che spetta ad un partito importante». Altro sorriso, stavolta più complicato. «Certo, ora dobbiamo affrontare questa vicenda del segretario comunale però io non credo neppure che sia difficile. Col buon senso si risolve tutto, sappiamo che non possiamo permetterci di fare una ‘conta’ interna a sei mesi dalle elezioni e, come ha detto autorevolmente Enrico Forte, qui non siamo al congresso, quindi si discute tutti insieme su cosa fare, che tipo di azioni si vogliono fare in una fase così delicata come quella pre elettorale e poi si elegge il segretario».
Usando meno diplomazia bisogna dire che, semplicemente, la corrente del senatore Claudio Moscardelli non vuole come segretario Andrea Giansanti ché è un uomo di Enrico Forte...
«Io da segretario provinciale dico che il problema non è Giansanti e neppure un nome o un altro. Il punto è che non si può proporre un nome senza prima aver discusso tutti insieme»
Non teme che alla fine ci sarà un commissariamento della segreteria di Latina?
«No, impossibile. Si troverà un candidato super partes per la segreteria di Latina. Ne sono certo e ne ho parlato anche con la segreteria regionale».

L'intervista completa in edicola oggi 24 dicembre 2015 con LATINA OGGI