Non mostra segni di resa l’attore e regista Clemente Pernarella, nonché responsabile della cultura del Pd, che al di fuori della sua carica politica lancia un altro appello al Commissario prefettizio Giacomo Barbato. L’obiettivo è quello di salvare il Teatro D’Annunzio così com’è, senza ridurre il palco da 360 metri quadrati ai 150 previsti (manovra che garantisce al Comune il risparmio di circa 300mila euro e il rispetto delle norme di sicurezza). Un appello che non vuole avere «alcun carattere polemico» spiega Pernarella, riconoscendo come l’operato del Commissario sia legato alla salvaguardia di una struttura letteralmente abbandonata fino all’insediamento della gestione commissariale. Ma c’è un punto che Pernarella vuole precisare: la decisione del Comune, che garantirebbe la riapertura del teatro in tempi brevi, «avrebbe una ricaduta sulle possibilità di programmazione della sala e sullo sviluppo di progettualità future. Sono convinto - spiega Pernarella, - che sia possibile trovare una via d’uscita che permetta di riaprire il D’Annunzio senza modificare il palcoscenico.

Per saperne di più scegli Latina Oggi del 9 marzo 2016