Una giornata difficile anche solo da capire e raccontare per i giovani studenti o lavoratori pontini attualmente residenti a Parigi. Inizialmente sembrava che, lentamente e arrancando, i cittadini volessero tornare alla normalità. Poi tutto cade di nuovo nella paura a causa di allarmisimi e a qualche scherzo di cattivo gusto, come per alcuni petardi che vengono scambiati per spari.
"Musei e negozi sono ancora chiusi - ci racconta Andrea Pazienza, architetto pontino - tutte le saracinesche sono abbassate anche oggi in centro. Sono a Montmartre (ieri mattina, ndr) e ora è c’è un po’ movimento, ma solo perché questo è un luogo turistico. Il centro, invece, è veramente un deserto. Qualcuno ha iniziato a fare dei raccoglimenti a Republique, ma la polizia li fa allontanare per sicurezza. Stasera vorrei andare al cinema a vedere Spectre, ma tutte le sale sono chiuse".

Questa solo una delle tante testimonianze presenti nello speciale "day after" degli attentati di Parigi a firma Isis.