L’ultimo Consiglio comunale di Roccasecca dei Volsci ha rappresentato «un episodio vergognoso». Ad affermarlo è Antonio Casconi, capogruppo di «Voler bene a Roccasecca» e candidato sindaco con la stessa lista. Casconi racconta: «L’assise era stata convocata per le 17 del 1 giugno, con importanti punti: approvazione del consuntivo 2015 e del bilancio di previsione 2016». Questi argomenti – precisa Casconi - erano già in discussione il 23 maggio. In quella circostanza, il sindaco, Barbara Petroni aveva letto due note, una firmata da Ovidio Casconi e l’altra da Luigino Mandatori, esponenti della minoranza ed entrambi candidati a sindaco nella prossima tornata elettorale.

In sostanza, i due, seppur da posizioni e con motivazioni diverse, avrebbero affermato che l’approvazione del bilancio di previsione rappresentava una “forzatura” nei confronti della nuova amministrazione, in quanto il Consiglio comunale, ormai sciolto, poteva procedere all’approvazione solo di atti ordinari. Il sindaco Petroni aveva proposto il ritiro dei punti all’Odg, riservandosi di chiedere il parere del Prefetto sulla legittimità del Consiglio comunale a deliberare.

Il Prefetto dovrebbe aver dato parere favorevole, vista la convocazione del Consiglio comunale il 1 giugno. Ebbene – sottolinea Antonio Casconi – in aula c’erano soltanto il presidente, Guido Mastrantoni, e lo stesso Casconi per “Voler bene a Roccasecca”. Per cui, dopo mezzora, Mastrantoni, constatata la mancanza del numero legale, ha dichiarato deserta la seduta. Di qui la pesante critica di Antonio Casconi.

In quella circostanza – sottolinea – si è avuto contezza di «una maggioranza incapace di assumersi la responsabilità politico-amministrativa persino delle spese effettuate nel corso del 2015» e di un «inqualificabile comportamento» degli altri tre consiglieri di minoranza che, dopo aver chiesto il rinvio, non hanno neanche tenuto conto del parere del Prefetto.