«Il risveglio dal lungo torpore dell'amministrazione di Domenico Guidi non può limitarsi alla diffusione di volantini dal contenuto a volte ignobile, a volte mistificatorio. A oltre tre anni dalla sua elezione nessuna delle promesse è stata mantenuta. Le linee programmatiche di mandato sono state completamente disattese e la situazione finanziaria dell'ente è sull'orlo del baratro».
Non usa giri di parole Giuseppe Fonisto, esponente del movimento Grande Bassiano, âoggettoâ, suo malgrado, di alcuni volantini firmati da una non meglio precisata âBassiano Futuraâ.
Lâavvocato e oppositore extraconsiliare di Guidi spiega: «Nostro Signore trasformò in un'occasione l'acqua in vino. La pretesa illusoria di ritenere che il debito di oltre 450.000 euro, certificato dal revisore dei conti e in relazione al quale il Consiglio comunale è stato costretto ad approvare l'assestamento di bilancio, sia addirittura un credito, offende l'intelligenza della comunità . La spalmatura del debito su tre anni non solo è la riprova dell'esistenza dell'enorme deficit, ma essa è oltremodo scorretta perché lascia a chi verrà dopo l'onere di risanare le casse comunali ormai svuotate. La politica non può vivere di mezzucci ed è necessario che si faccia immediatamente chiarezza. Nel 2013 â prosegue Fonisto â noi di Grande Bassiano ricevemmo il consenso di oltre il 10 percento dei votanti e ci assumemmo l'impegno di vigilare senza fare sconti sull'operato di Domenico Guidi e dei suoi. E questo impegno lo stiamo legittimamente e doverosamente mantenendo. Chi vinse le elezioni sta invece tradendo il mandato ricevuto, non avendo realizzato finora nulla di quanto promesso; chi invece doveva rappresentare l'opposizione sembra essere scomparso dai radar. Lavoro, occupazione, tenuta dei conti pubblici, tutela dei più deboli, scuola, viabilità , mobilità , lavori pubblici, urbanistica, politiche giovanili, cultura, sport, sanità , servizi sociali, decoro urbano, pulizia del paese, rapporto comune-cittadini, trasparenza e legalità â conclude Fonisto â sono i temi sui quali chiediamo che si tenga al più presto un'assemblea pubblica aperta a tutti per confrontarci con gli attuali amministratori».