La delibera in questione è la 30 del 2016, relativa alla discussione sulla modifica del Regolamento cimiteriale, avvenuta nell’ultima seduta del Consiglio. Stando a quel che si sussurra a Roccagorga, qualcuno potrebbe inviare alle competenti autorità una segnalazione di quanto contenuto in quella delibera, nella quale ritiene potrebbe ravvisarsi un’informativa di reato.

E sembrerebbe che un’ipotesi del genere sarebbe stata avanzata dal gruppo politico “Roccagorga Libera”, che fa capo ad Adalciso Rossi. Il passo preso in esame sarebbe quello relativo ad alcune affermazioni del consigliere di maggioranza Sante Tullio, in replica a un intervento del consigliere di opposizione Francesco Scacchetti che, pur dichiarando di condividere le modifiche al Regolamento cimiteriale, aveva precisato che «al momento della pubblicazione dell’ordinanza di estumulazione vigeva la riduzione del 50% per il ri-acquisto del loculo».

E aggiungeva che sulle 142 estumulazioni previste, aveva ricevuto le lamentele di circa 50 cittadini interessati alla vicenda. Nella sua replica Sante Tullio evidenziava «le ragioni contingenti poste alla base della deliberazione del 2013, che prevedeva appunto la riduzione del 50% sul rinnovo della concessione del loculo, atteso che vi era un mercato all’interno del cimitero di loculi comprati e rivenduti direttamente dagli assegnatari». Ecco, proprio in questa affermazione del consigliere Sante Tullio, “Roccagorga Libera” avrebbe ravvisato la possibilità di un reato.