Alle ore 19.30 circa del 1 gennaio scorso è giunta presso la centrale operativa dell'Arma una richiesta di soccorso da parte di un cittadino straniero, il quale, in grave stato di agitazione, chiedeva soccorso, asserendo di essere stato prelevato con la forza dalla sua abitazione a Roma da alcuni suoi connazionali, che lo avevano poi trasportato nottetempo a Cori, presso un’abitazione sconosciuta, dove era stato rapinato prima di esservi rinchiuso. Immediatamente i militari del reparto territoriale di Aprilia, coadiuvati da quelli delle stazioni di Sermoneta e di Cori e dalla sezione radiomobile, nonché dalla sezione operativa con personale in abiti civili, iniziavano le ricerche battendo a tappeto la cittadina di Cori. La centrale operativa di Aprilia  si manteneva invece in costante contatto telefonico con la vittima, tentando di acquisire il maggior numero di informazioni possibili sul luogo in cui si trovasse lo straniero, esaminando le  celle di aggancio del telefonino utilizzato dallo stesso, che da alcuni minuti non dava più risposta. Le attività tecniche compiute consentivano di identificare  tempestivamente l’uomo in A.A., cittadino di nazionalità ucraina,  domiciliato in una via di Cori, ove questi veniva raggiunto dai carabinieri, presso il suo domicilio.  Alla vista delle forze dell’ordine, lo straniero si barricava inaspettatamente in casa, in grave stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione smodata di alcol  ed inveiva nei confronti dei militari profferendo ingiurie, lanciando oggetti dalla finestra ed opponendo una violenta resistenza al controllo. In seguito all’aggressione subita dai militari intervenuti, due dei quali colpiti con calci e pugni,  nel tentativo di bloccare l’uomo, gli stessi riportavano diverse lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. L’aggressore veniva quindi tratto in arresto per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e denunciato per  oltraggio, procurato allarme e  getto pericoloso di cose.