Sono 20 chilometri e mezzo quelli lungo i quali si estende la strada 699 dell’Abbazia di Fossanova, conosciuta come Frosinone-mare, dall’uscita sull’Appia al vecchio tracciato della 156 dei Monti Lepini, al confine tra Priverno e Prossedi. Una strada scorrevole, ancorché non più adeguata al traffico che sostiene, soprattutto d’estate. Ebbene, su questa fettuccia sono stati collocati tre autovelox per il controllo della velocità: per proteggere i cittadini, dicono i Comuni, per fare cassa sostengono gli automobilisti. Due delle macchinette “infernali”, sono collocate nel tratto di competenza del Comune di Sonnnino e, per un certo periodo, hanno funzionato anche come tutor. Il terzo autovelox è impiantato sul territorio del Comune di Roccasecca dei Volsci, a poche centinaia di metri dallo svincolo per il piccolo centro collinare ausono. Comunque, rende bene, tanto che nei giorni scorsi ha incassato 75.081,69 euro per i mesi di ottobre e novembre 2016. Molte volte, però, può capitare che gli automobilisti facciano ricorso al Prefetto o al giudice di pace. Ma, può anche succedere che il trasgressore sia irrintracciabile o, forse, che rifiuti la raccomandata. Allora, il municipio che deve incassare invia la “pratica” alla Casa comunale di residenza del trasgressore che, poi, provvederà a recapitare il verbale. Ma certo quel Comune non vuole rimetterci di suo. E così capita, come è successo proprio a Roccasecca, che il Comune di Mattarosa (Lucca) abbia richiesto al Comune ausono ben 9,88 euro per atti notificati nel 2015. Sembra un assurdo a fronte delle multe ricevute. Eppure accade anche questo.