Il Comune di Maenza ha approvato, nei giorni scorsi, il progetto definitivo per l’intervento di risanamento idrogeologico e messa in sicurezza di via Le Rose. Il provvedimento arriva a poco più di un anno da quello con cui la Regione, attraverso una determinazione della Direzione risorse idriche a difesa del suolo, approvò un primo elenco di interventi prioritari volti a superare situazioni di dissesto rilevanti. In quell’ambito, il Comune di Maenza fu destinatario di un finanziamento da 300mila euro. L’intervento venne quindi inserito nella programmazione dei Lavori pubblici dell’ente per il triennio 2015/2017 e al dirigente dell’ufficio Tecnico Michele Nardacci fu affidato il compito di Responsabile unico del procedimento. Lo stesso geometra Nardacci, in seguito alla nomina, ha affidato l’incarico di redigere il progetto di intervento all’ingegner Marco Fioravante che ha consegnato quanto sviluppato lo scorso mese di ottobre. Il progetto esecutivo presentato è composto da tutti gli elaborati previsti per legge, per non lasciare nulla al caso durante la fase di realizzazione dell’intervento, che dovrà azzerare fattori di rischio oggi assai rilevanti. Ci sono, infatti, situazioni di massi assai grandi che, staccati dalla montagna, minacciano seriamente le abitazioni sottostanti e che solo grazie agli alberi, che ne hanno fermato la corsa, non hanno trasformato le frane avvenute in tragedia. La realizzazione del lavoro verrà ora messa a bando per l’aggiudicazione. L’importo di 300mila euro è stato suddiviso in 206mila euro per i lavori a misura e 94mila euro a disposizione dell’amministrazione. Dei primi 206mila euro, i lavori soggetti a ribasso d’asta ammontano a 190mila euro mentre 16mila euro sono gli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, A disposizione dell’amministrazione restano 94mila euro, di cui circa 26mila destinati alla progettazione, 2mila per il collaudo, 1.500 per spese di gara, pubblicità e versamenti, 15mila di iva complessiva su spese tecniche e imprevisti, 45mila di iva sui lavori. I cittadini della zona, e i tanti proprietari di uliveti, attendono impazienti l’intervento. L’allarme risale, infatti, ai primi mesi del 2012, quando una frana causata dalle piogge portò dei massi a cadere sulla strada.