Alla fine la “stangata” arriverà. Come anticipato nelle prime settimane di gennaio, i nuovi numeri civici che per volere della precedente amministrazione comunale guidata da Alessio Chiavetta sono stati affissi sui muri della città dovranno essere pagati - per la gran parte - dai cittadini di Nettuno.

L’arrivo nelle case dei proprietari di immobili degli avvisi di pagamento è ormai certo: il Comune, infatti, con una determina del dirigente responsabile dell’ufficio statistica - il dottor Gianluca Faraone - ha affidato l’incarico a una società di Aosta, la Indigo Servizi srl, per la postalizzazione e il recapito dei bollettini di pagamento dei numeri civici.

Presto, dunque, molti cittadini nettunesi dovranno recarsi alla posta o in altri luoghi per pagare i bollettini: una scelta che - contrariamente a quanto dichiarò l’ex sindaco Chiavetta quando ancora amministrava la città, ossia che i cittadini non avrebbero dovuto sborsare alcunché per i nuovi numeri civici - era prevista già dal capitolato speciale d’appalto approvato dal Comune nel 2011. Infatti, all’articolo 6 del capitolato, relativo alle modalità di pagamento del servizio alla ditta affidataria (la Civica Servizi srl), erano previsti due acconti per un totale di 150mila euro più Iva versati dal Comune, col «restante ammontare dell’importo contrattuale» - si legge nel documento - che «sarà calcolato sulla base degli avvisi di pagamento emessi nei confronti dei proprietari degli immobili a cadenza mensile».

E il riferimento al capitolato d’appalto emerge anche dalla determina con cui è stato disposto l’affidamento del servizio di postalizzazione e recapito dei bollettini (che avranno anche una modalità di tracciatura gps con data e ora certe): il dirigente, infatti, ha prima chiarito che la revisione e l’aggiornamento della numerazione civica - con apposizione su tutto il territorio delle targhette interne ed esterne - erano conformi ai dettami di legge; dopo di che ha sottolineato che, con la determina 61 dell’8 marzo 2011, era stato approvato il capitolato secondo cui «l’ente deve inviare gli avvisi di pagamento a fronte del servizio di numerazione, a titolo di ristoro delle spese sostenute».

Insomma, fin dal 2011 il Comune aveva deciso di pagare i numeri civici non con fondi propri di bilancio, ma andando a pescare dalle “tasche” dei cittadini. Alla luce di ciò, resta ancora poco comprensibile la dichiarazione dell’ex sindaco Chiavetta che, il 12 novembre del 2011, dichiarò: «I cittadini di Nettuno non dovranno pagare nulla per la posa dei numeri».