Città Futura fa sul serio e, in vista delle prossime elezioni che la vedono impegnata a sostegno del "suo" candidato sindaco Giulio Verdolino, ha deciso di provare a fare chiarezza sul tema del multipiano di piazza Berlinguer.

Per questo, ha raccolto gli atti relativi alla faccenda e ha interessato l'Anac, la Guardia di finanza e l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni.

"Per i Nettunesi più distratti facciamo un riassunto delle puntate precedenti: siamo a ottobre del 2012 quando il Comune, senza l'approvazione del Consiglio comunale e senza nessun progetto definitivo, stipula una convenzione con la ditta Parkroi srl per la costruzione e gestione di una struttura interrata da adibire a parcheggio per un importo di circa euro 16.000.000. Si chiude subito l'area interessata, ma solo nel mese di maggio 2013 si iniziano i lavori perché l'evento fa pubblicità, ci sono le elezioni e il sindaco può donare il macco ai cittadini - scrivono dal movimento - Ma finite le elezioni si ferma anche la costruzione del parcheggio, anche perché l'autorizzazione per iniziare i lavori era solo provvisoria e soltanto per effettuare carotaggi. Il progetto provvisorio ottenne il benestare del Genio Civile solo dopo 3 diverse integrazioni e soltanto nel febbraio 2014. Ciò perché il terreno composto dal “macco” è friabile e il progetto definitivo deve essere integrato con diverse opere di contenimento. Ma non finisce qui. Mentre i negozi del circondario chiudono i battenti, mentre i cittadini imprecano per il posteggio, la ditta aggiudicataria presenta un contratto fideiussorio stipulato con una società assicurativa con sede a Gibilterra, che risulta, come poi ha confermato l'IVAAS, nullo. Per finire la Parkroi chiedeva in data 14 agosto 2014 un prestito di euro 2.500.000 al Comune di Nettuno, che con lettera di settembre 2014, a firma dell'ex sindaco e di due dirigenti veniva promesso. In tutta questa storia, noi sognatori di un futuro migliore, vediamo solo gravi inadempienze degli obblighi convenzionali e forse un "pochino?" di superficialità di chi ci amministrava. Ma crediamo nelle Istituzioni - concludono - Il vento sta cambiando".