La risposta che il candidato sindaco Eufemi attendeva con ansia è arrivata: il commissario straordinario del Comune di Nettuno - Raffaela Moscarella - ha preso visione della petizione inerente il servizio di numerazione civica e il suo pagamento che l'aspirante primo cittadino ha inoltrato e ha stilato una lunga nota che, in sintesi, dice questo: i bollettini che stanno arrivando nelle case vanno pagati, poiché rispondono a una scelta ben evidenziata nelle delibere di Consiglio e nei bilanci approvati dalle precedenti amministrazioni comunali di centrosinistra, guidate dal sindaco Alessio Chiavetta.

La Moscarella ha infatti ripercorso tutto l'iter della vicenda "numeri civici", evidenziando i passaggi in cui si è scelto di porre a carica del cittadino - tramite l'invio di avvisi di pagamento e non, dunque, con fondi di bilancio - la copertura delle spese.

Al di là del capitolato speciale d'appalto - dove il pagamento da parte della gente è ben chiaro - la commissaria ha richiamato il bilancio di previsione del 2011, dove è stata inserita - in entrata e in uscita - la somma di 1.483.200 euro, proprio per la revisione della numerazione civica.

"L’importo in parte spesa - sostiene la dottoressa Moscarella - era evidentemente identico a quello previsto in parte entrata. Il successivo 22 novembre 2011, il servizio veniva aggiudicato in via provvisoria alla società Civica Servizi S.r.l."

C'è di più.

A novembre di quell'anno la minoranza propose, sempre in Consiglio, di porre a carico del bilancio comunale le spese per la revisione della numerazione civica; la delibera contenente la dicitura "Di impegnare la Giunta a reperire i fondi necessari, nei limiti delle capacità del Bilancio comunale, per contribuire alla copertura del costo del singolo numero civico" venne approvata sotto forma di emendamento ma la proposta di deliberazione generale venne respinta a maggioranza, con la conseguenza che l'emendamento non entrò in vigore. 

Ora arriva il "bello". La commissaria, infatti, ha tenuto a smentire con le carte le famose dichiarazioni di Chiavetta in cui asseriva di voler coprire i costi del servizio con fondi di bilancio: "Negli atti di bilancio approvati negli anni 2012, 2013, 2014 e 2015 le somme riferite al costo del servizio di numerazione civica sono state sempre riportate come residuo attivo, a conferma della volontà dell’amministrazione di porre il predetto costo a carico degli utenti. In data 12 novembre 2014, poi - ha aggiunto la Moscarella -  veniva pubblicato sul sito comunale un comunicato con il quale si dichiarava tra l’altro che la 'revisione generale esterna ed interna mediante rilevazione fornitura e posa in opera dei numeri civici verrà interamente finanziata tramite il bilancio comunale evitando ogni aggravio di spesa alla cittadinanza'. In atti non risultano però adottati provvedimenti per dare seguito a quanto affermato. Queste le risultanze documentali concernenti l’aspetto della copertura dei costi dell’appalto". 

Quale, dunque, la conseguenza finale? "A fronte del contratto sottoscritto nel 2012 e degli adempimenti svolti dalla società incaricata occorre procedere al pagamento delle prestazioni, per la cui copertura le attuali condizioni economico finanziarie dell’ente non consentono, a parere della scrivente, soluzioni alternative rispetto a quelle avviate. Per quanto attiene invece alle imprecisioni ed agli errori lamentati dai cittadini nello svolgimento delle attività sopradescritte - conclude il commissario - si conferma la piena disponibilità del Comune a procedere celermente alla rettifica, rivolgendosi all’apposito servizio all’utenza attivo il martedì ed il giovedì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 17.00 presso la casa comunale".