Il Comune di Nettuno dovrà pronunciarsi, entro 30 giorni a partire dalla notifica della sentenza, sull’istanza di riassegnazione di alcuni lotti facenti parte del Piano di zona dell’Eschieto, presentata nel marzo del 2015 dal Consorzio cooperative “Nettuno 2004” dopo la rinuncia di altre cooperative o la decadenza dell’assegnazione, con contestuale ritorno in capo all’ente dei terreni.

È questo quanto stabilito dai giudici della sede di Roma del Tar del Lazio, che hanno ordinato al municipio di produrre una determina conclusiva in ordine all’istanza del Consorzio: infatti, secondo il Tar, il Comune ha l’obbligo “di rispondere con un atto espresso all’istanza presentata dal Consorzio tra le cooperative assegnatarie di altri lotti del medesimo piano di zona di quelli oggetto della richiesta”.

(L'articolo completo nell'edizione del 15 ottobre 2016 di Latina Oggi)